Il Comune di Imola ha approvato la candidatura al piano regionale “Erp Sfitto Zero”, pensato per recuperare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica e ampliare l’offerta di alloggi a canone sostenibile. La delibera, costruita in collaborazione con Acer Bologna, delinea un pacchetto articolato di interventi che intreccia recupero degli immobili, riqualificazioni energetiche e nuove costruzioni, con l’obiettivo dichiarato di rafforzare le politiche abitative in un territorio che da tempo segnala un aumento della domanda di casa.
Il primo elemento della candidatura riguarda il recupero di 34 alloggi Erp attualmente sfitti, che saranno riportati a condizioni di piena fruibilità e destinati a diventare alloggi a canone calmierato (Ers). Si tratta di unità ora inutilizzate a causa di manutenzioni arretrate, difficoltà di adeguamento o vetustà degli impianti, e che il Comune aveva indicato come prioritarie per evitare un ulteriore consumo di suolo e favorire una rotazione più rapida delle assegnazioni.
Un secondo blocco di interventi riguarda sette operazioni di riqualificazione energetica distribuite in diversi quartieri della città, con previsioni di riduzione dei consumi variabili dal 45% al 70% a seconda dei fabbricati coinvolti. Gli edifici interessati si trovano in via San Prospero, via Donizetti, via Sasso Morelli, via Sarti, via Passerini e via San Vitale, e includono l’installazione di cappotti termici, l’isolamento dei sottotetti, la sostituzione degli infissi, l’eliminazione dei ponti termici e, dove possibile, l’inserimento di ascensori per migliorare l’accessibilità e ridurre la presenza di barriere architettoniche.
Particolarmente significativa è poi la previsione di demolire e ricostruire l’intero comparto tra via Costa, via Mentana e via IV Novembre, attualmente occupato da edifici Erp risalenti al periodo tra il 1912 e il 1928. Gli alloggi esistenti, molto piccoli e non più rispondenti agli standard contemporanei, verranno sostituiti da un complesso composto da 36 nuovi appartamenti, un’autorimessa interrata e edifici progettati in classe energetica A4 – Nzeb (Nearly Zero Energy Building), con piena accessibilità agli spazi comuni.
La candidatura include inoltre la realizzazione di tre nuovi fabbricati Ers nel comparto N8 – Nord Ferrovia, considerato una delle aree strategiche per la rigenerazione urbana. Qui sorgeranno altri 36 alloggi ad alta efficienza energetica, dotati di pompe di calore, ventilazione meccanica controllata, impianti fotovoltaici integrati e materiali conformi ai criteri ambientali minimi. Il comparto si inserirà in un eco-quartiere caratterizzato da spazi verdi, percorsi ciclabili, sistemi di gestione sostenibile delle acque e servizi di uso collettivo, in linea con le più recenti politiche di sostenibilità urbana.
La delibera è stata dichiarata immediatamente eseguibile, così da permettere l’invio tempestivo della candidatura alla Regione Emilia-Romagna e l’avvio dei successivi passaggi tecnici.
«Prosegue il nostro impegno per dare una risposta forte e concreta a un’emergenza abitativa in grande crescita. Abbiamo inteso partecipare a questa manifestazione di interesse candidando comparti in disuso e in grave situazione di ammaloramento, così cercando di rispondere al bisogno di casa per le nostre famiglie attraverso la riqualificazione di tutto il nostro patrimonio, per non lasciare se possibile nulla di inutilizzato. Questa candidatura è il primo tassello di una procedura innovativa che la Regione ha realizzato anche con il nostro contributo, nell’assenza di un piano casa nazionale sostenuto da adeguate risorse», dicono il sindaco Marco Panieri e l’assessora al welfare Daniela Spadoni, sottolineando come l’obiettivo sia «salvaguardare un modello di welfare e di coesione sociale» ritenuto da sempre un valore distintivo per la regione e per la città. I due amministratori avevano inoltre ricordato che, dopo l’approvazione degli elenchi degli alloggi e dei fabbricati idonei, si aprirà la seconda fase, dedicata alla candidatura delle famiglie: «Su questo terremo costantemente informati, perché nessuna opportunità del nostro territorio vada persa».