Alcuni passanti l’hanno notata seduta sotto la pensilina del bus in via Montericco, poco distante dall’ospedale di Imola, mentre tranquillamente affilava due lunghi coltelli. Una strana operazione che non è passata inosservata e qualcuno ha anche pensato di chiamare la polizia.
Sul posto è arrivata una pattuglia del commissariato di polizia di Imola che ha avvicinato la donna chiedendole le generalità. La donna si è rifiutata categoricamente di collaborare, e anzi ha cominciato a minacciare di morte gli agenti presenti. A quel punto è stata controllata la sua borsetta, alla quale era attaccato il fodero di un pugnale. Una volta aperta la borsa della donna sono saltati fuori il pugnale e il coltello utilizzato per affilarlo. Due oggetti con una lama rispettivamente di 14 e 13 centimetri più il manico. La donna oltre a reagire in maniera violenta, ha cercato di sottrarsi al controllo anche dando generalità false. Portata in commissariato, gli agenti sono riusciti a identificarla. Si tratta di una donna di 30 anni, con precedenti denunce per reati contro la persona, di origini dominicane. Risulta avere anche un domicilio a Dozza, ma in realtà vive senza dimora. L’accusa per lei è quella di porto abusivo di oggetti atti ad offendere e resistenza pubblico ufficiale.