Imola, 400mila euro per nuovi appartamenti per disabili a Medicina
Il progetto “Dopo di noi” che vuole dare risposte a persone con handicap di poter trovare un’autonomia e una capacità di prosecuzione della propria vita in modo indipendente dal contesto famigliare si potenzia a Medicina. L’Asp del Circondario imolese, in collaborazione con il Comune, infatti, creerà nuovi appartamenti per poter ospitare queste persone. L’intervento che dovrebbe prendere avvio nel settembre 2023 per concludersi a fine 2024 prevede una spesa totale di 400mila euro di cui 240mila con contributo e 160mila di cofinanziamento da parte dell’ente. Questa nuova offerta abitativa sarà realizzata in un ambito già sviluppato nella comunità per questi fini di ospitalità residenziale sociale e precisamente nello stabile di proprietà comunale, dato in concessione ad Asp, posto poco distante dall’attuale Casa della salute comunale (ex ospedale di Medicina).
L’idea
L’intervento prevede il recupero del sottotetto ai fini abitativi dello stabile creando appartamenti che possono ospitare da sei a otto utenti. «Il fabbricato individuato – affermano i promotori dell’iniziativa, Comune e Asp – è già destinato all’accoglienza di anziani e disabili all’interno di sedici appartamenti protetti nati per offrire una residenza autonoma a persone con problemi di autosufficienza in cui l’autogestione degli ospiti viene promossa e valorizzata in un contesto condominiale assistito. Il criterio che li ispira è la stretta interazione tra il mantenimento dell’indipendenza (stare in una casa), il sostegno nelle attività quotidiane della vita (essere aiutati) anche mediante ricorso a servizi domiciliari dedicati e il bisogno di punti di riferimento o di monitoraggio puntuale».Il progetto
Le tipologie di alloggi prevedono per ciascuno di essi, almeno due o tre, una superficie di circa 60 metri quadrati. Nel complesso l’ampliamento non potrà riguardare un numero di utenti superiore a dieci. In questo contesto strutturale saranno realizzati alloggi per piccoli gruppi di sei-otto persone. Una unità sarà riservata alla cosiddetta “Famiglia Tutor” che avrà funzione di ausilio e di supporto all’inserimento dei soggetti con ridotte o impedite capacità motorie e sensoriali.L’attuale stato del sottotetto è al grezzo, l’intervento viene attuato all’interno di questi spazi realizzando delle aperture e asole nella copertura ma senza alterare o intervenire sulla struttura portante in cemento armato.