Foto ricordo delle vacanze, il ritorno di rullini e stampe

Imola

È tempo di vacanze e di fissare i propri ricordi estivi in formato cartolina. Soprattutto dopo un anno di chiusura, le occasioni per collezionare fotografie appaiono certo più allettanti, ma sono pochi gli imolesi che ancora ne riempiono gli album. Ancora meno, ma sorprendentemente giovani, quelli che partono dai vecchi strumenti del mestiere: macchina analogica e rullino di pellicola. Lo confermano i laboratori fotografici di Imola la cui clientela si è prevedibilmente trasformata con l’avvento del digitale, registrando tuttavia qualche sorpresa inaspettata.

Giovani e rullini

Le dipendenti di Foto Zini, dentro al centro commerciale Leonardo, ad esempio, raccontano di molti giovani incuriositi dalla pellicola: «Molti hanno voglia di sperimentare con l’analogico, acquistano il rullino e vengono a farlo sviluppare, dato che abbiamo ancora la macchina sviluppatrice. C’è poi chi non chiede la stampa ma la conversione delle foto in formato digitale, su chiavetta o inviate con Wetransfer. Però si tratta di una nicchia, che oltre ai giovani vede le persone più anziane abituate alla loro macchina analogica ancora perfettamente funzionante. Il resto è tutto digitale, da cui stampiamo anche molti gadget».

Il gusto della stampa

Anche il laboratorio Gasparri conferma un rilancio della pellicola dovuto al fascino del vintage: «C’è una nicchia di giovani che scatta con vecchie Reflex o chi ha ancora l’analogica e non ha intenzione di cambiarla. Però, se al tempo della pellicola avevamo 4 o 5 rullini ogni mezz’ora, ora abbiamo una media di 5 o 6 rullini a settimana. Negli ultimi 10 anni sono anche triplicati i costi – spiega Lindsey Gasparri, figlia del titolare –. In generale sono pochi quelli che ancora stampano, non esiste più il concetto di album delle vacanze. Ormai si tende a stampare solo ciò che si vuole incorniciare o regalare. Di recente c’è stata qualche richiesta in più delle cornici digitali, una specie di quadretto digitale che, con una chiavetta o una scheda di memoria, mostra tutte le foto».

Stessa tendenza per i clienti di Aurea Tonini, titolare di Photo time: «Il digitale copre il 99% della fotografia. La pellicola rimane per una fascia ristretta. Persino i fotoamatori ormai in linea di massima prediligono il digitale, anche se ad esempio al circolo Magnani di Borgo Tossignani piace anche l’analogico. Ci sono comunque alcuni ragazzi partiti dal digitale che negli ultimi due anni sono tornati alla pellicola. Chi stampa però rimane la minoranza, la maggior parte della gente tiene le foto sul cellulare o su una chiavetta senza pensare che si può perder tutto in ogni momento».

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