Ferrovia tra Bologna e Castel Bolognese, anche Lepore critico sulle ipotesi di Rfi

Imola
  • 05 giugno 2024

BOLOGNA. Dopo il Comune di Imola e il Circondario imolese, anche la Città metropolitana di Bologna mette in discussione le tre ipotesi di ampliamento della linea adriatica nella tratta ferroviaria tra Bologna e Castel Bolognese, rilanciando l’alternativa che prevede l’affiancamento alla linea storica. Così come già rilevato ieri da Marco Panieri, sindaco di Imola, oggi il sindaco metropolitano, Matteo Lepore, in una lettera inviata alla Regione e ai vertici di Rfi lamenta il mancato coinvolgimento degli enti locali nell’elaborazione delle proposte presentate in sede di dibattito pubblico sull’infrastruttura. «Abbiamo rilevato l’anomalia di trovarci a discutere le tre ipotesi di tracciato, nessuna delle quali è quella a impatto più contenuto per il territorio, ovvero l’allargamento in sede, ove possibile, per ragioni che sono state presentate ma senza l’approfondimento tecnico e progettuale che ha accompagnato le ipotesi in variante, e senza la documentazione a corredo. Si chiede in prima luogo di recuperare quanto prima questo primo errore procedurale e istituzionale», scrive Lepore. Per il resto, le tre ipotesi presentate da Rfi, quella lungo il tracciato dell’A14, ma soprattutto l’alternativa ‘2’ e ‘3’, che prevedono la realizzazione di un nuovo tracciato a Sud e a Nord dell’Autostrada. Secondo il sindaco metropolitano comporterebbero un eccessivo consumo di suolo.

«L’alternativa ‘2’, con tracciato a sud dell’A14, che attraversa il territorio Imolese all’altezza di via Molino Rosso, crea una barriera fisica che taglia completamente l’area industriale e l’abitato di San Prospero creando problemi alle abitazioni e alle attività insediate e comportando notevoli interferenze, espropri e demolizioni, tanto da essere a nostro avviso inattuabile», sostiene Lepore. «L’alternativa ‘3’, con tracciato che si allontana radicalmente a nord dell’A14, si situa in un’area sostanzialmente rurale, caratterizzata dall’ecosistema agricolo della pianura e dalla centuriazione, con un impatto notevole sugli aspetti ambientali e paesaggistici e con un bilancio negativo in termini di consumo di suolo e come tale risulta ancora più problematica dell’alternativa precedente», ammonisce. «Riteniamo necessario che nel procedimento di Discussione pubblica dello studio preliminare venga presentata, con lo stesso grado di approfondimento delle alternative in variante, anche la quarta alternativa di tracciato, ovvero quella in affiancamento alla linea storica, che avrebbe il vantaggio di portare l’Alta Velocità in posizione accessibile dalla stazione ferroviaria di Imola e di ridurre l’impatto paesaggistico, ambientale e funzionale e probabilmente anche sociale sul territorio in quanto si configurerebbe come un vero e proprio potenziamento in sede e non verrebbe percepita dalle comunità locali come una ulteriore nuova infrastruttura», spiega il sindaco. Dunque, «riteniamo necessario che anche questa soluzione possa essere esaminata a confronto con le altre avendo gli stessi elementi progettuali e che il rapporto costi-benefici ne valuti l’intera gamma per tutte le soluzioni», conclude Lepore.

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