Bretella, come sarà l’ultimo pezzo fra i palazzi della Pedagna ovest

Il Comune ha presentato a un centinaio di residenti nel quartiere Pedagna come sarà l’ultimo tratto di Bretella. La giunta, affiancata dall’assessore regionale alla Mobilità Andrea Corsini, si è presentata con i tecnici della società Enser incaricata da Area blu per gli studi progettuali e quattro proposte. «Se si decide di andare avanti – ha premesso il sindaco Marco Panieri, fermo restando che il Comune aveva già dichiarato di voler procedere e il parere dell’assemblea non era dirimente –, a brevissimo si partirà con gli espropri, quindi fatte procedure di valutazione di impatto ambientale, si passa ai lavori in tempi brevi. Verosimilmente si potrà partire dall’inizio del 2026 e a quel punto basteranno 20 mesi per avere la bretella finita». Gli espropri oltre alla Curia, con cui preesisteva peraltro un accordo, interesserà anche diversi privati.
Quattro tavole
Il completamento riguarda il tratto che dal cantiere della rotonda di via Salvo D’Acquisto, fermo da un anno e mezzo, arriverà fino alla rotonda di via Punta, a sua volta da rifare. Sulla carta le alternative erano quattro, e solo per la prima che per i 600 metri circa in oggetto riprendeva il progetto del 2006 non sarebbe servita una nuova valutazione di impatto ambientale, in quanto già approvata. Ipotesi scartata dagli stessi presentatori in quanto ad oggi, con la rivalutazione dei costi, troppo onerosa per le casse che dispongono di poco più di 14 milioni grazie all’accordo con autostrade per l’Italia che ha inserito questa opera fra quelle di collegamento con la quarta corsia dell’autostrada. Questa opzione sarebbe costata 18,2 milioni, e avrebbe previsto una carreggiata singola con una corsia per senso di marcia, in trincea e con rampe di ingresso e uscita sullo svincolo di via D’Acquisto, il tutto sotto elevato rispetto all’attuale piano strada, quindi meno impattante sia alla vista delle case più basse che lambirà (ma non certo per i molti condomini a cinque e passa piani che costeggiano tutto il tratto) e anche dal punto di vista acustico. Scartata anche la seconda ipotesi benché fosse la più economica, 11,6 milioni, a carreggiata singola con una corsia per senso di marcia a raso dell’ attuale piano strada e sempre con rampe di ingresso e uscita sullo svincolo di via D’Acquisto. L’opzione 3 assolutamente out causa costi: 23,3 milioni, avrebbe previsto la predisposizione due corsie per senso di marcia una delle quali inizialmente inutilizzata, tutta in trincea e senza rampe di ingresso. Anche qui il fatto di essere in trincea avrebbe mitigato l’impatto per le case, ma le opere di scavo oltre ad aumentare i costi, sarebbero incappate in una grossa fognatura esistente, non rimovibile se non a costo di ulteriori rincari. Resta la quarta opzione, giocoforza presentata a quel punto come più appetibile non fosse altro sul piano economico: 13,2 milioni, per due corsie ogni senso di marcia, in trincea solo fino all’altezza della chiesa e subito dopo appena al di sotto del piano campagna attuale con una sola rampa alla rotonda di via D’Acquisto. Sulla carta sono ora solo tratteggiati, due sottopassi ciclopedonali uno in corrispondenza della chiesa e uno più a monte. Ma su queste due opere, che dovrebbero costituire lo sbandierato collegamento est ovest del quartiere Pedagna, i dettagli sono rimandati a una fase successiva, e da due potrebbero diventare uno soltanto.
Verde di contorno
I rendering ovviamente non rendono a dovere la vicinanza dell’asfalto prossimo venturo alle case, mentre abbonda l’uso del colore verde. Se la quarta ipotesi presentata viene giudicata migliore dai tecnici «per sostenibilità economica e impatto limitato» è stato poi sottolineato che l’area circostante all’asse stradale (sulla quale convoglierà, nelle previsioni, il traffico della vallata diretto oltre il centro storico e soprattutto i mezzi pesanti senza alcuna limitazione di portata) sarà accompagnato da una riqualificazione dell’area circostante. Le sponde della bretella in trincea saranno verdi, ai lati ci saranno da una parte i parchi di alcuni condomini (in parte oggetti di parziali espropri) e dall’altro una lingua di terra che separerà la bretella finita da via Montanara/D’Agostino punteggiata dalla messa a dimora di nuove piante e nuove piste ciclabili. La giunta ha parlato anche di valorizzazione delle attrezzature sportive (presumibilmente in zona via D’Acquisto) e ludiche. Per abbattere il rmore sono previste barriere, in prossimità di alcune abitazioni a filo bretella (qualche cittadino ha chiesto di rivalutare pure la situazione anche nei tratti preesistenti di bretella dove le barriere non sono mai state esse e il problema esiste già da tempo), e asfalti fonoassorbenti.
Il dibattito
Voci contrarie di fatto non se ne sono levate, solo qualche critica composta sulla mancanza di dati sull’evoluzione del traffico. Qualche cittadino ha proposto di evitare rampe, qualcuno ha suggerito di attendere di avere a disposizione una somma più cospicua per optare per la versione totalmente in trincea, qualcuno ha chiesto dettagli sulla proposta battezzata già dall’amministrazione comunale e che però sono stati rimandati alla fase di progettazione successiva della quarta soluzione. La bretella, che nel piano regolatore fu inserita la prima volta addirittura nel 1986, insomma verrà fatta, fermo restando che prima deve andare in porto l’accordo con il ministero delle Infrastrutture sulla scorta dell’accordo con Autostrade per sbloccare i fondi. Intanto è previsto in tempi più stretti il completamento della rotonda di via D’Acquisto in prossimità del nuovo tunnel di cemento già abbozzato.