Ausl autonoma, Noi Imola: "Le parole del sindaco non ci convincono"

Toni sempre più vaghi quelli del sindaco di Imola, Marco Panieri, sull’autonomia dell’azienda Usl locale secondo l’associazione Noi Imola, di cui fa parte anche l’ex assessore Valter Galavotti e presieduta da Simone Righini, che vuole vederci chiaro e rivendica un confronto aperto. Soprattutto dopo l’ultimo consiglio comunale che si è tenuto giovedì scorso, il 23 febbraio, quando Panieri avrebbe «richiamato le dichiarazioni del sindaco di Bologna che auspicava la fusione in una unica Ausl metropolitana», riporta Noi Imola in un comunicato.
Ciò che farebbe preoccupare in particolare sarebbero i toni più sfumati rispetto a quelli di qualche tempo fa. «Abbiamo colto dei distinguo rispetto alle posizioni decisamente più esplicite espresse circa un mese fa in difesa della nostra imprescindibile autonomia».
«Finché avremo un distretto e un budget possiamo garantire servizi di qualità»: citano il sindaco per mettere in guardia, sollevando un dubbio già espresso dall’opposizione della Lega. «Occorre riflettere su queste parole: c’è una differenza sostanziale tra Ausl autonoma e Distretto autonomo. Il Distretto è una parte dell’Ausl, la stessa Ausl di Bologna ha già sei distretti, Imola ne ha uno. Se quello di Imola diventerà solo un distretto dell’Ausl metropolitana non avremo più la gestione delle risorse economiche e le decisioni organizzative e gestionali saranno prese a Bologna».
Senza contare il fatto che per Panieri «non è escluso che la fusione possa essere discussa e decisa nelle istituzionali, la Ctssm (Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana di Bologna, ndr) e la Conferenza metropolitana. Pensiamo che il destino della nostra Ausl e la qualità dei servizi siano temi troppo importanti per essere lasciati solo a politici e tecnici autoreferenziali, e che pertanto debbano essere affrontati in incontri pubblici con i cittadini», concludono, promettendo futuri eventi informativi per tenere alta l’attenzione sul tema.