Arrivano gli Ac/Dc, c’è tutta Imola al servizio del rock


Dieci anni fa arrivarono in più di 90.000. Nello stesso punto sulle rive del Santerno domenica ne sono attesi 70.000. A popolare Imola per un giorno e mezzo saranno i fan degli inossidabili AC/DC. «Abbiamo scelto da subito di stare sotto la capienza massima in un’ottica di comfort - spiega Claudio Trotta di Barley Arts che promuove il maxi concerto all’autodromo di Imola -. Sappiamo bene che partecipare a eventi come questo richiede un grande sforzo psicofisico importante, per questo vogliamo garantire al pubblico il massimo della vivibilità, non concorriamo per alcun record ma lavoriamo per far stare bene le persone che vogliono godersi lo spettacolo».
Davanti al palco ci saranno almeno tre generazioni di fan, come del resto sopra il palco stesso tre generazioni di performer dal momento che l’indomabile Angus Young suona fianco a fianco al proprio nipote. Spettacolo e scaletta, non ancora ufficiale, vireranno sul classico. Con ogni probabilità si susseguiranno: “If You Want Blood (You’ve Got It)”, “Back in Black”, “Demon Fire”, “Shot Down in Flames”, “Thunderstruck”, “Have a Drink on Me”, “Hells Bells”, “Shot in the Dark”, “Stiff Upper Lip”, “Highway to Hell”, “Shoot to Thrill”, “Sin City”, “Rock ’n’ Roll Train”, “Dirty Deeds Done Dirt Cheap”, “High Voltage”, “Riff Raff”, “You Shook Me All Night Long”, “Whole Lotta Rosie”, “Let There Be Rock”, “T.N.T.” e l’immancabile saluto “For Those About to Rock (We Salute You)”.
Due ore e un quarto abbondante di pezzi che hanno fatto la storia della band australiana, poi fuochi d’artificio e cannoni finali. Di qui non si scappa e la scarica di adrenalina è garantita.
Platea divisa in 4 settori
Ma la giornata degli appassionati inizierà molto prima dell’imbrunire, con le prime note alle 19:30 dei The Pretty Reckless e alle 20:30 le star della serata pronte a partire. I cancelli aprono infatti alle 13. «Per questo ai due ingressi, uno in viale Dante per il paddock e la pit lane, e l’altro dalla Rivazza, abbiamo creato due village di accoglienza e ristoro dove le persone possono arrivare fin dal mattino e sostare anche finito il concerto per decomprimere prima di lasciare la città - spiega l’organizzatrice Cristina Trotta che snocciola anche i numeri della manifestazione -. La platea sarà divisa in 4 settori, con 8 torri di rimando e 5 maxi schermi, ogni settore con servizi e stand food. Avremo al lavoro domenica 2.000 persone, di cui 730 operatori di sicurezza e 60 addetti dedicati ai disabili».
Palco “girato”
Rispetto a dieci anni fa è stato girato il palco con le spalle verso Faenza, direzionato più verso il paddock che verso la Rivazza la quale, a differenza del 2015, questa volta ha i posti numerati.
Claudio e Cristina Trotta, che conoscono Imola per aver organizzato qui altri concerti in passato e che non buttano via l’idea di essere qui anche per il futuro, «non siamo organizzatori da mordi e fuggi – dice Claudio Trotta – e so che il sindaco mi deve parlare della futura Arena che sarà più vicina al parco». Altra novità sarà la “Fan Zone City” in piazza Matteotti che accoglierà il pubblico in arrivo a Imola fin dal sabato pomeriggio inoltrato fino a mezzanotte e fino a domenica in mattinata fino all’apertura dei cancelli dell’autodromo. Ci saranno food truck, Virgin Radio, un temporary shop della Sony dedicato alla band, un wall per le foto ricordo.
Appello reiterato da organizzatori e amministratori: «Venite in treno e non all’ultimo minuto».
I treni speciali, specie in deflusso, ci saranno ogni 25 minuti verso Bologna e verso Rimini e Ravenna. In fondo dalla stazione all’autodromo ci sono 1.700 metri, anche quelli tutti da vivere.