«A Imola in questo momento non c’è un’emergenza degrado». A dirlo è il comandante della polizia locale del Circondario, Daniele Brighi. Il problema era stato sollevato nuovamente dal segretario e consigliere comunale della Lega Riccardo Sangiorgi, che aveva etichettato come «l’ennesima scelta da principiante del sindaco» la decisione di Panieri di estendere con un’ordinanza il divieto 24 ore su 24 sul consumo di bevande alcoliche dalla zona del Centro Intermedio, in viale Carducci (quadrante tra via Casoni, via Andreini, via Nardozzi e viale Amendola), anche al giardino Don Minardi. Aggiungendo poi che «l’unica cosa che il sindaco otterrà da questo provvedimento è il fatto che questi soggetti si sposteranno verso altre destinazioni. Non si risolve il problema, ma lo si sposta».
«Sono zone attenzionate da tempo (ben prima del tentato omicidio del settembre 2022 nei pressi della pensilina di viale Carducci, ndr) e segnalateci anche dagli stessi cittadini – prosegue Brighi –, dove quotidianamente svolgiamo controlli in sinergia con le altre forze dell’ordine, come polizia e carabinieri. È capitato comunque di intercettare ed identificare alcuni soggetti che bivaccavano in quei luoghi, ma criticità di ordine pubblico finora non ne abbiamo mai riscontrate».
Area sempre più estesa
Lotta al degrado urbano, però, che non riguarda solo panchine e giardini del centro, ma anche l’area della stazione ferroviaria. Un altro tema “caldo” lanciato dallo stesso Sangiorgi con particolare attenzione «all’ex scalo merci dove alcuni soggetti sono addirittura riusciti a forzare la saracinesca ed entrare nello stabile – ha sottolineato il segretario del Carroccio –. Nel lato di fronte ai binari, invece, è stato addirittura appiccato un incendio, tra i soliti rifiuti, materassi sporchi e generi alimentari abbandonati». Anche su queste zone il comandante Brighi ha confermato come «i servizi di controllo proseguiranno sia nella parte antistante la stazione ferroviaria, che in quella retrostante vicino a piazzale Pertini».
Proprio l’area dell’ex Cogne, compreso l’area verde Nella Marcellino, è ormai da anni al centro delle polemiche a causa delle condizioni di degrado con le quali i residenti sono costretti a convivere. Furti, auto danneggiate ed un continuo via vai di persone che bivaccano nell’edificio abbandonato e, in alcuni casi, commettono altri reati, come spaccio e prostituzione. Per questo motivo le forze dell’ordine più di una volta hanno effettuato controlli specifici, non rivenendo persone al suo interno, ma ravvisando il degrado anche sanitario in cui versa la struttura.