Imola, una generazione al suo primo Gran premio di Formula 1

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Una mattinata per trasmettere agli studenti della città “Il coraggio di sognare” nella cornice di un evento che fa appassionare molti imolesi, il Gran premio di Formula 1. Questo il titolo dell’assemblea studentesca ieri a teatro comunale, a cui hanno partecipato tutti gli istituti superiori, oltre 300 in presenza e anche da casa, seguendo la diretta su Youtube che ieri contava già più di 2.250 visualizzazioni.

L’emozione di un tempo

A fare gli onori di casa, il giornalista Giorgio Conti e l’influencer che racconta la Formula 1, Carolina Tedeschi. Insieme hanno condotto gli ospiti a «raccontare i fallimenti e le esperienze di crescita che hanno permesso loro di trasformare una passione in un lavoro». Presenti anche il sindaco Marco Panieri e l’assessora all’Autodromo Elena Penazzi che a una generazione di imolesi al suo primo Gran premio in città ha spiegato cosa rappresentasse questa settimana per chi invece ha qualche anno in più. «Alla vostra età avevo la fortuna di vivere la Formula 1 a Imola – ha detto emozionata Penazzi –. Aspettare il Gran premio era un’occasione speciale per vedere una città viva. Voi finora non avete avuto questa opportunità. Sono felice possiate vivere queste emozioni. Vogliamo farvi conoscere i personaggi del mondo della Formula 1 e dell’autodromo, che vi può dare tante opportunità di conoscenza e formazione per il vostro futuro».

Motivazione

Gli interventi degli ospiti sono stati più all’insegna del futuro che della storia imolese, uno stimolo per guardare avanti. A rappresentare Imola e l’autodromo un nome d’eccellenza. Stefano Domenicali, l’imolese oggi presidente e amministratore delegato della Formula one group, presentato come l’esempio di chi ce l’ha fatta. In videoregistrazione è parso quasi un mental coach: «Il coraggio di rischiare, la voglia di farcela anche quando le cose sono difficili, la passione che ti spinge al risultato fanno parte del mio approccio alla vita. I giovani hanno molto coraggio, che va valorizzato» ha detto.

Giovani talenti

A testimoniare il titolo dell’assemblea sono stati poi i giovani ospiti con la propria esperienza personale, con parole che non colpiscono in bocca a ventenni. Tra questi Amos Laurito, 26 anni, che al liceo si allenava correndo ai videogiochi fino a 9 ore al giorno e da quest’anno fa parte della scuderia e-sports Ferrari. «Non mi fermo qui, voglio continuare a sognare e a portare contenuti», ha affermato. In collegamento dall’Arizona era Jaki Dale, storyteller e youtuber: «Avevo cominciato per scherzo a fare video e ora è diventata la mia vita, un’attività che mi permette di avere un’azienda. I social e le connessioni sono uno strumento potentissimo, oltre l’intrattenimento. Se avete una passione siate curiosi e non temete il giudizio degli altri. Nessuno è mai veramente pronto, buttatevi». Più imolesi i racconti del fotografo di basket fino all’Nba Matteo Marchi e di Omar Bortolacelli, ex paziente dell’istituto di Montecatone che ha parlato anche di sicurezza alla guida, protagonista del videoproiettato in sala “Una gara già vinta”. Ha chiuso la mattina il telecronista di Formula 1 su Skysport Carlo Vanzini, che ha scaldato l’attesa della gara ormai giunta al termine.

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