Imola, un progetto per affrontare la violenza sulle donne disabili

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Primo appuntamento oggi per lo sportello itinerante “Farfalle nello stomaco”, dedicato alle donne con disabilità di natura fisica o psichica, ideati e messi a punto dal Centro Antiviolenza - associazione “PerLeDonne - OdV” Imola. In programma una serie di incontri e laboratori nell’ambito di un ciclo di formazione specialistica rivolta alle operatrici e agli operatori del settore che proseguirà fino a giugno. Si comincia oggi dall’istituto di Montecatone con un’iniziativa che si colloca all’interno del progetto “Nessuna esclusa. Azioni per conoscere, fare emergere e affrontare la violenza di genere contro le donne con disabilità”, finanziato dalla Regione Emilia Romagna. Il progetto si occupa della violenza maschile contro le donne che abbiano una o più forme di disabilità. «Gli obiettivi _ spiegano gli organizzatori – sono quelli di avviare un discorso pubblico sulle specificità della violenza di genere contro le donne con disabilità, di favorire la definizione di una governance operativa, di avviare la costituzione di una rete informativa, di sviluppare azioni e strumenti innovativi atti a riconoscere e contrastare una violenza troppo spesso invisibile. Poi rilevazione all’interno di strutture specializzate nel settore della disabilità, momenti formativi rivolti a operatori e operatrici, momenti di ascolto attivo, attività di comunicazione e sensibilizzazione per il territorio. Carmen La Rocca, responsabile del Centro antiviolenza spiega: «Il progetto nasce dal confronto tra le operatrici del nostro Centro Antiviolenza, che negli anni hanno accolto donne con disabilità diverse, affiancandole nel percorso di affrancamento dalla violenza. Il tema, ancora tutto da esplorare, si inserisce in una realtà in cui le donne sono il soggetto sociale più “oggettificato” proprio perché donne».

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