Un nuovo albero monumentale si aggiunge al già ricco patrimonio presente in città, composto da nove piante secolari. Il decimo patriarca verde, riconosciuto ufficialmente dalla Regione in questi giorni, è il cedro libanese posto nel cimitero del Piratello in via Emilia ponente. Stante ai documenti ufficiali del Comune di Imola, oggi gli alberi riconosciuti come monumentali e tutelati da una specifica legge sono una ventina per tutto il comprensorio. Dieci sono, appunto, nell'area della città e sono: un tiglio selvatico nell'area dell'ex limonaia, il tiglio argenteo di via Busa in zona Piratello, il pioppo nero in via del canale a Ponticelli, la farnia in via Papotta a Sasso Morelli, una quercia posizionata in via Emilia Levante e una in via Emilia a Casa Selvatici. A queste si aggiunge una Roverella sempre lungo via Emilia levante e una quercia in via Zappa e una quercia in via Zello. Oltre a quelli presenti nel capoluogo imolese ce ne sono anche altri dieci distribuiti nei territori degli altri Comuni. Si tratta di due alberi di roverella a Villa Ghisiola a Castel San Pietro, un tasso comune in via Chiusa e una farnia a Ca' Querceto Campiuno a Borgo Tossignano. A Dozza questi giganti e vecchissimi alfieri arborei sono quattro. Qui ci sono un tiglio argentato in via Bonora, un pero in via Croce conta, un leccio in via Monte del Re e una quercia in via Nuova Sabbioso. Sempre un'altra quercia è presente a Fornione Ca di Maranelli e un platano comune in via Sant’ Antonio a Medicina.
Imola, un nuovo albero "patriarca". Una ventina nel circondario