Imola, un'altra denuncia per reddito di cittadinanza non dovuto

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Sono ormai una ventina i titolari indebiti di reddito di cittadinanza scovati dai carabinieri di Imola (a cui se ne aggiunge una decina denunciati dalla Guardia di finanza). L’ultimo caso registrato dai carabinieri della compagnia di Imola coordinati dal maggiore Andrea Oxilia è di ieri, si tratta di un egiziano residente in città, ma non da più di 10 anni in Italia come richiede la legge in merito al reddito stesso, requisito che lui invece aveva dichiarato. Per questo è scattata nei suoi confronti la denuncia di truffa allo Stato italiano per aver percepito, in seguito all’accoglimento della sua richiesta, 1700 euro di bonus cash.

La scorsa settimana erano stati altri due i denunciati, a Castel Guelfo, una donna di 22 anni, di nazionalità cubana, che negli ultimi anni aveva percepito circa settemila euro senza averne diritto e che quindi dovrà riconsegnare la somma di denaro, anche lei aveva dichiarato di vivere in Italia da oltre 10 anni ma non era vero essendosi trasferita solo nel 2015. L’altro era un tunisino di 52 anni, che negli anni ha percepito circa 1.500 euro in quanto, come dichiarato da lui stesso, unico componente del nucleo familiare, mentre viveva col fratello. Prima ancora c’erano stati a Imola altri otto casi, altrettanti aCastel San Pietro e quello più eclatante a Medicina. In questo caso s trattava di un uomo, italiano e residente in paese, che aveva percepito 13mila euro di reddito di cittadinanza senza averne alcun diritto. Risultava infatti procuratore speciale di una società che acquista e vende immobili di proprietà di alcuni familiari molto stretti, e soprattutto aveva colpito il fatto che fosse anche proprietario lui stesso di una barca di venti metri ormeggiata in un porto della riviera romagnola. In quel caso, oltre che l’autorità giudiziaria, dei risultati dell’inchiesta era stata messa al corrente anche l’Inps, per poter avviare nel più breve tempo possibile la procedura per il recupero della somma che l’uomo ha percepito in maniera completamente illecita.

«I controlli continuano a tappeto –assicura il maggiore Oxilia –, ci aspettiamo ulteriori risultati nelle prossime settimane».

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