Imola, Tari in calo per le famiglie e in crescita per le imprese

Buone notizie per gli imolesi, un po’ meno per le imprese. Quest’anno, i cittadini pagheranno l’1,21% in meno di Tari, mentre per le aziende il conto sarà più salato del 5,18%. Va sottolineato, però, che nel 2021 imprese avevano beneficiato di una diminuzione del 5,76% (quando, invece, i cittadini avevano pagato lo 0,34% in più).

Complessivamente, dunque, le aziende si ritroveranno a pagare comunque meno rispetto allo scorso anno. «Già si partiva dalle tariffe 2019, quindi stiamo regredendo sul domestico – sintetizza Fabrizio Castellari, vicesindaco con delega al Bilancio, in commissione – mentre il non domestico recupera un decremento dell’anno scorso e lo pareggia».

I numeri

Il montante totale della tassa sui rifiuti su cui sono state articolate le tariffe per quest’anno è di 10 milioni e 372.220,23 euro, ripartito fra i 5 milioni e 912.165,53 euro di utenze domestiche, pari al 57%, e i 4 milioni e 460.054,70 euro di utenze non domestiche, il 43%. E l’aumento della Tari che interessa queste ultime «è causato, in gran parte, dall’applicazione della legge 116 del 2020 – entra nei particolari Castellari –. Ci sono tre fattori che portano a questo recupero per il non domestico. La legge 116 toglie, e progressivamente toglierà, alcuni utenti che decidono di andarsene, e quindi il costo complessivo della gestione del sistema di raccolta viene ripartito su chi resta».

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