Imola, tante vie ancora danneggiate. Duecento persone evacuate

Prosegue senza soste il lavoro di tutte le forze in campo per portare aiuto alle persone del territorio imolese colpite dall’alluvione e cercare di ritornare gradualmente, passo dopo passo, a una situazione il più possibile vicino alla normalità. Al momento permangono circa duecento le persone evacuate, residenti nel territorio imolese. La massima parte ha trovato ospitalità da parenti e amici, mentre una cinquantina è ospitata in strutture alberghiere. Va sottolineato che, anche se le abitazioni sono state sgomberate e ripulite, prima di poter tornarci a vivere vanno effettuati i controlli rispetto ai vari impianti e nella stragrande maggioranza dei casi devono essere acquistati anche gli arredi, andati distrutti dall’alluvione, per poter rendere pienamente fruibile la casa.

Situazione strade

Per quanto riguarda le strade nelle aree colpite dall’alluvione e dalle frane, al momento sono aperte a senso unico alternato, causa lavori di pulizia e ripristino, via Cardinala incrocio via Merlo, via Benelli, via Chiesa di Spazzate, via Merlo, che si trovano tutte nell’area di Spazzate Sassatelli. Inoltre via Ponticelli Pieve, per chi proviene dalla Montanara è aperta a senso unico alternato, causa frana, per i mezzi fino a 7,5 tonnellate. È invece ancora chiusa via Ponticelli Pieve per chi proviene da Montecatone. Infine, in zona Tre Monti, la via Lola è percorribile a senso unico alternato, nel tratto interessato dalle frane.

Consiglio comunale

Nel corso del consiglio comunale che si è tenuto giovedì sera il clou del dibattito si è toccato sul tema dell’alluvione, con il sindaco Panieri che ha fatto il punto della situazione sulle criticità in essere nel territorio comunale e sul grande sforzo organizzativo per affrontare la grande emergenza. Non è mancata la riposta degli esponenti delle opposizioni, in particolare Vacchi di Fratelli d’Italia e Marchetti della Lega, che non hanno risparmiato critiche all’amministrazione.

Dopo aver applaudito «la grande solidarietà che si è vista in città», il primo cittadino Marco Panieri ha sottolineato il fatto che «in questo momento stiamo attraversando la seconda fase, quella del ritorno alla normalità. Dopo la prima alluvione è stato deliberato di mettere a disposizione una somma di 198mila euro e a breve faremo un altro intervento».

«Ormai i cambiamenti climatici sono sempre più frequenti – continua – e non si erano mai viste più di 48 ore di fila di pioggia con tale intensità. È chiaro che ci sono delle responsabilità e mi auspico che la nomina del commissario, senza entrare nel merito di chi possa essere, venga fatta al più presto. Servono fin da subito risposte concrete ed efficaci».

A rimarcare il pronto intervento del governo da due miliardi di euro è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia, Nicolas Vacchi: «È stato effettuato un provvedimento straordinario, in tempi brevissimi, a dimostrazione della grande presenza del governo nei nostri territori. A tutto questo però si deve aggiungere anche un sindacato ispettivo per capire la gestione dei danni nel sistema fluviale. Le iniziative del governo devono essere in sinergia con le azioni altrettanto necessarie di competenza degli enti territoriali, comunali e regionali, e i vari consorzi. Ogni realtà deve mettere la propria competenza, e i rispettivi oneri e doveri, al servizio della comunità».

Preme sullo stesso tasto anche il capogruppo della Lega, Daniele Marchetti, che sostiene che «non si possono rimandare all’infinito gli approfondimenti sugli stati degli argini dei fiumi che tutti quanti chiediamo. Ci sono responsabilità, come detto dallo stesso sindaco, che vanno chiarite in tempi brevi. Bisogna fare delle verifiche, a partire dai controlli da parte della Regione sulla presenza delle tane di animali sugli argini. Imola, grazie con ogni probabilità alla conformazione del fiume, è stata risparmiata dall’alluvione, ma non dobbiamo dimenticare in quale situazione siamo e cosa è successo a San Prospero e a Spazzate Sassatelli».