Imola, spesi 700mila euro per il recupero dei tossicodipendenti

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Prosegue l’azione dell’Ausl di Imola per aiutare le persone che si trovano in balia della tossicodipendenza. Un intervento di sostegno, recupero e riabilitazione che prevede in primis la prosecuzione degli inserimenti di persone in strutture private esterne, ma convenzionate, con l’azienda sanitaria. Di fatto a Imola da anni la collaborazione è con nove strutture. In totale le persone seguite sono 47, il tutto per una spesa annuale che sfiora i 700mila euro.

Le strutture

Nello specifico i giovani e non dipendenti da sostanze d’abuso in carico all’unità dipendenze patologiche dell’azienda trovano, oggi e fino alla fine del loro recupero, ospitalità e percorsi terapeutici e di ripresa psico-fisica nella seguenti strutture: tra le più frequentate c’è quella gestita dalla Cooperativa sociale il Sorriso di Fontanelice che la vede in azione per l’accoglienza di tredici utenti con una spesa a carico dell’Ausl annuale di 191.853,62 euro.

Un’altra importante realtà che opera in questa direzione è la Cooperativa sociale Open Group Onlus di Bologna che lavora quotidianamente l’accoglienza di diciotto utenti con una spesa di 250mila euro. C’è poi il Progetto crescita di Ravenna, Comunità l’Ancora che accoglie un utente con un peso economico sul bilancio Ausl di 4.633,59 euro e, sempre restando fuori provincia, una collaborazione è con Solco Cooperativa sociale di Ravenna, nella comunità alloggio “San Francesco”, che accoglie due utenti con una spesa di 37.670,59 euro.

Altri soggetti della rete di supporto sono il Consorzio gruppo Ceis Coop. Sociale, Casa Mimosa e Narciso, per l’accoglienza di tre utenti e una spesa di 37.915,01 euro, la Cooperativa sociale Cento Fiori a r.l., per l’accoglienza di un utente e un costo di 3.013,92, la Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo di Ravenna, per l’accoglienza di un utente e una retta annuale per la cifra di 1.654,20 euro, la Casa di Riposo “Villalba” di Castel del Rio, gestite dalla Società Albergo Ristorante Il Gallo, per l’accoglienza di due utenti e il costo di 35.830,75 euro, per arrivare infine alla Cooperativa sociale Comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini, per l’accoglienza di sei utenti e una spesa di 124.739,07 euro. In totale, quindi, l’importo complessivo raggiunge i 687.310,75 euro (iva compresa se dovuta).

Le tipologie

Diversi sono gli importi perché diversi sono gli ambiti di azione delle strutture. Di conseguenza differenti sono i costi giornalieri a seconda del servizio richiesti. Si passa infatti da interventi pedagogico-riabilitativi di natura semiresidenziale a quelli residenziali che spaziano dai 44,46 euro al giorno per persona ai 64,33 euro, a quelli terapeutico-riabilitativi semiresidenziali che hanno un costo di 63,13 a quelli residenziali che arrivano a 82,71 euro.

Se si tratta poi di un recupero e un aiuto in cui vi è la presenza della madre e bambino la tariffa giornaliera si attesta sui 90 euro. Infine per interventi più complessi e articolati le cifre al giorno arrivano a sfiorare i 150 euro.

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