Sul suo capo gravava dall’ottobre scorso un ordine di lasciare il suolo italiano, ma questo non gli impediva di essere protagonista di reati contro il patrimonio nel territorio. È stato arrestato dagli agenti del commissariato di Imola per furto aggravato, sorpreso dagli agenti della polizia di stato con la refurtiva nel parcheggio di un supermercato, un cittadino tunisino di 38 anni, senza fissa dimora.
Nel corso dell’abituale attività di controllo, mercoledì scorso l’equipaggio di una volante ha visto l’uomo scappare da una porta di sicurezza dell’Interspar di via Marconi verso il parcheggio nel retro del supermercato. Attirati dal comportamento nervoso del 38enne, gli agenti lo hanno fermato, trovando nel suo zaino otto bottiglie di superalcolici con i dispositivi di antitaccheggio tolti o rovinati, per un valore di circa 200 euro. Dalla visione delle riprese della videosorveglianza interna, messe a disposizione dai responsabili del supermercato, si è visto in modo chiaro che l’uomo intento a forzare l’antitaccheggio delle bottiglie. Come inoltre raccontato da una cassiera, è emerso che lo stesso qualche giorno prima si era dileguato dal supermercato con altri superalcolici senza pagarli.
Una volta identificato si è scoperto che a carico del maghrebino – oltre a vari precedenti per reati contro persone e il patrimonio – gravava da qualche mese un ordine di lasciare l’Italia. L’uomo è stato denunciato per furto aggravato, mentre l’arresto è stato convalidato nella giornata di giovedì. Nei suoi confronti, in sede di direttissima, è stato di conseguenza disposto l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria ed è stato ottenuto il nullaosta per il ritorno in patria. Il 38enne è stato infine accompagnato al centro di permanenza per i rimpatri di Milano.
Solo il pronto intervento degli agenti di polizia, supportati dagli operatori del 118, ha impedito il gesto estremo di un uomo che aveva deciso di togliersi la vita. Il fatto è accaduto giovedì sera sul ponte di via Pisacane. Allertata da un cittadino, una volante si è subito recata sul luogo, dove un 31enne di origini magrebine si era legato al collo una fune, allacciata dall’altra parte della cima alla balaustra. Riuscendo a prendere tempo entrando in confidenza con l’uomo, di recente allontanato da una comunità di disintossicazione per problemi con altre persone, gli agenti hanno sfruttato un suo attimo di distrazione, bloccandolo e slegandogli la corda. Il 31enne è stato infine trasportato al dipartimento diagnosi e cura dell’ospedale.