Imola, sono 20 le classi in quarantena e 85 in sorveglianza

Le scuole sono aperte solo da una decina di giorni ma i dirigenti conoscono già il copione. Cominciano infatti a vedersi i primi effetti della riapertura. Come previsto i contagi sono in aumento e i presidi sono in affanno per gestire un surrogato di tracciamento e un patchwork di sostituzioni per coprire l’orario scolastico. Per questo la direzione dell’Ausl di Imola nel report settimanale sulla pandemia aggiornato ieri non si sbilancia sui «segnali di rallentamento osservati: fanno prevedere un approssimarsi del picco epidemico entro una settimana, anche se prudenzialmente sarà bene attendere l’effetto della riapertura delle scuole e del rientro al lavoro».

Picco di contagi

Dall’ultimo aggiornamento dell’azienda sanitaria, nell’ultima settimana sono diventati 178 i casi nelle scuole: più colpite le superiori con 83 casi, 39 alle medie, 44 alle elementari, 7 e 5 rispettivamente alle materne e ai nidi. Queste cifre, tradotte nelle disposizioni sanitarie, significano 20 classi in quarantena, 14 con quarantene parziali e ben 85 in regime di sorveglianza.

Vaccinazioni

Vengono in aiuto i dati sulle vaccinazioni, poiché in base alla scuola l’essere vaccinati può interrompere l’automatismo della quarantena. Con l’open day per i minori di domenica scorsa si sono aggiunte 368 vaccinazioni, di cui 116 nella fascia 5-11: 129 prime dosi, 51 seconde e 188 terze. Si raggiunge così in quella età una copertura del 23,8% per le prime dosi (2.015 vaccinati) e una adesione del 28,2% (372 prenotazioni), con una immunità totale del 37% dovuta anche alle circa 700 infezioni degli ultimi 4 mesi, di cui 450 nell’ultima settimana. La copertura, invece, è quasi all’80% nella fascia 12-19 anni.

Incognita docenti

«Abbiamo contagi in aumento e distribuiti su tutti i gradi di scuola. Mentre fino alla settimana scorsa resistevamo intorno a un caso per classe, ora spesso ne registriamo 2, il che può significare quarantena automatica», spiega Maria Di Guardo, dirigente dell’Ic 2. Alle difficoltà si aggiunge la possibilità che il personale sia assente per gli stessi motivi. «Nel mio istituto il 50% del personale amministrativo e il 34% dei docenti è assente per vari motivi. In più ci sono quasi 130 alunni in didattica a distanza – racconta la dirigente del Paolini-Cassiano Stefania Galeotti, impegnata su più fronti –. La situazione non è sostenibile. L’Ausl è affogata e in ritardo con le comunicazioni, per cui dobbiamo gestire la difficile comunicazione con le famiglie per il tracciamento e al contempo rimpiazzare gli insegnanti. Ci salva il sistema dei permessi orari, per cui docenti interni restituiscono ore di permesso sostituendo i colleghi per assenze brevi». Le vere e proprie supplenze continuano ad essere un problema: «Molti docenti non le accettano, non si spostano per pochi giorni – aggiunge Di Guardo –. Ci ha dato un po’ di sollievo la recente proroga dei contratti Covid fino al 31 marzo, di cui è arrivata la conferma operativa venerdì». In questo quadro c’è anche una nota ottimista: «Ho registrato una grande solidarietà – racconta Giada Buonmattino, vicaria del Polo liceale di Imola –. In casi di quarantena senza malattia, dove cioè un docente è a casa ma può fare attività agli alunni presenti in classe, cerchiamo anche di organizzare delle compresenze se possibile. Se ad esempio è a casa un conversatore madrelingua, cerchiamo di abbinare il docente di lingua, creando una co-docenza che non sia una mera sorveglianza».

Ieri sono stati registrati altri 518 nuovi casi positivi: 104 di età fino a 14 anni, 59 dai 15 ai 24 anni, 150 tra i 25 e i 44 anni, 162 tra i 45 e i 64 anni e 43 dai 65 anni in poi. Purtroppo si aggiungono ben 4 decessi avvenuti nei giorni scorsi: un uomo di 90 anni residente nella provincia di Ravenna, una donna imolese di 87 anni, un uomo di 84 anni di Castel San Pietro e un cittadino imolese di 83 anni. Il report settimanale evidenzia anche una recrudescenza dei contagi nelle case protette per anziani: nella Cra Tossignano 25 ospiti, Cra Venturini: 10 ospiti, altre 7 strutture: 12 ospiti per un totale di 47 ospiti, con un solo caso sintomatico ricoverato a cui si aggiungono 39 operatori in isolamento. Sono invece 796 guariti e salgono a 5.705 i casi attivi mentre sono 25.780 i casi totali da inizio pandemia. Sono 10 i cittadini del circondario in terapia intensiva.

Lunedì sono state vaccinate 1067 persone: 871 terze dosi, 148 seconde dosi e 48 prime dosi.

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