Imola, sindaci alle prese con il Pnrr cabina di regia a Imola

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«Con fondi straordinari bisognerà evitare di fare cose ordinarie». Lo ha detto l’assessore regionale al Bilancio Paolo Calvano ieri in Autodromo a Imola dove ha tratto le conclusioni dell’incontro “Comuni e Città nel Pnrr. Confronto fra amministratori del Consorzio pubblico Con.Ami” convocato da Marco Panieri in qualità di presidente del Circondario imolese.

Il peso di decidere

Quello che è emerso chiaramente è il peso della responsabilità enorme che i sindaci, diversi al primo mandato e giovani come quello di Imola e quello di Bologna, sentono sulle spalle. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza metterà infatti in campo una mole di fondi «mai vista» attraverso bandi di imminente uscita, il fatto è che il tempo a disposizione per progettare, vincere i bandi, realizzare e rendicontare le opere sono i prossimi 5 anni. Una corsa in velocità considerati i tempi con cui solitamente si muove la pubblica amministrazione in Italia. «Tra fondi Pnrr, europei, di società autostrade, comunali, ho calcolato che nei prossimi anni sull’area metropolitana bolognese si riverseranno risorse per 8,5 miliardi», ha detto il sindaco di Bologna Matteo Lepore che ha appena istituito una cabina di regia metropolitana per individuare priorità e avviare la progettazione. Ha sottolineato la necessità di agire insieme il sindaco di Ravenna Michele De Pascale: «Bologna deve guardare con più forza fuori dalle proprie mura e la Romagna non si deve concepire in maniera antitetica a Bologna. Il Con.Ami e Imola più di tutte le altre città rappresenta il link fra territorio metropolitano e la Romagna specie su alcuni campi, pensiamo ad esempio la gestione dei rifiuti con al presenza di un player come Hera di cui sono i nostri comuni e territori i maggiori soci azionisti. Nei nostri territori abbiamo due emergenze – ha continuato De Pascale –, dovremo usare questi fondi per recuperare il gap in termini di efficienza ambientale e minore impatto sul cambiamento climatico e salute, cose che dovremo fare comunque solo che se lo facciamo ora l’impatto sociale sarebbe meno pesante. E l’altro sarà svolgere un ruolo competitivo rispetto all’ occupazione e creazione di lavoro. Poi non dimentichiamo che oggi non stiamo parlando più di debito pubblico adesso, ma continuiamo a pagarlo».

Il ruolo di Imola e Con.Ami

Marco Panieri, in qualità di presidente dell’Assemblea dei sindaci del Con.Ami, seguito dal presidente del Con.Ami stesso Fabio Bacchilega e dalla coordinatrice dei corsi di laurea dell’Università di Bologna sul territorio Patrizia Tassinari hanno portato la posizione del territorio. «Vogliamo far partire da qui un confronto – ha detto Marco Panieri –. Questi due anni sono stati come una guerra, io ho avuto paura, ma ora ci siamo ritrovati, siamo insieme e dobbiamo avere il coraggio per trovare delle soluzioni. Questo è un primo incontro che getta le basi per una cabina di regia che deve riannodare le relazioni. Nei prossimi incontri il confronto diventerà più operativo, per coordinarci su quelle che possono essere le politiche territoriali, su come distribuire al meglio le risorse sui territori partendo dagli obiettivi strategici di sviluppo. Vogliamo cambiare e migliorare le nostre città in senso ancora più green abbinando questa svolta a politiche sociali innovative, per non lasciare indietro nessuno».

Il Con.Ami si è dichiarato pronto a scendere in pista al fianco dei sindaci dei 23 Comuni soci valorizzando i propri asset fondamentali, ha sottolineato Fabio Bacchilega, «a partire dalle reti idriche, rafforzando la collaborazione con Hera, l’Autodromo investendo nella polifunzionalità, rigenerando il patrimonio come l'Osservanza facendone un centro di innovazione e formazione, a partire dall’Università con lo sviluppo di un campus anche a Imola, lavorare sulle filiere del riciclo e le comunità energetiche, in questo caso attraverso Bryo e Acantho nelle telecomunicazioni, digitale e innovazione».

Oltre che una questione di tempi quello che è emerso è anche il tema della competenza, come ha sottolineato il direttore generale della Regione Emilia Romagna, Francesco RaphaelFrieri che ha spiegato come la Regione si sta attrezzando: «Assumeremo tecnici ambientali, edili, digitali che oggi non abbiamo, faremo in fretta perché alcuni bandi sono già in arrivo». Inoltre, ha detto il direttore: «Metteremo a disposizione architetture cloud per condividere informazioni e materiali, ma anche tecnici ed esperti per ogni provincia per analizzare se ci sono correlazioni far i progetti che i Comuni intendono mettere in campo rispetto ai tempi di attuazione dei bandi Pnrr che usciranno».

All’incontro di ieri a Imola ha partecipato anche il referente per il Pnrr e fondi europei di Anci nazionale, Paolo Testa, collegato in videoconferenza; l’europarlamentare Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale, con un video messaggio, i parlamentari Serse Soverini, Daniele Manca e Stefano Collina.

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