Imola, si apre una stagione di grandi novità per i musei

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Il restyling dei musei imolesi, che per Ferragosto resteranno aperti per chi non lascia la città o per chi ci arriva da turista, è cominciato.

Rocca e Art bonus

A cominciare dalla Rocca sforzesca per la quale a stretto giro, il 22 agosto prossimo, scade il termine per la presentazione dei progetti di una maxi manutenzione globale da 5,2 milioni di euro (di cui 4,2 milioni provenienti dal Pnrr, aggiudicati alla fine dell’anno scorso, e 980.000 mila euro da fondi comunali). «Di questi, ne mancano 800mila –sottolinea l’assessore alla cultura Giacomo Gambi –, perciò rilanciamo con una campagna ad hoc la possibilità per tutti i cittadini, singoli, aziende, privati, di contribuire a questo progetto con una donazione. Ricordando che l’Art bonus consente di ottenere un credito di imposta del 65% di quanto versato su tre anni». Lo stesso strumento è attivo da anni, nel 2019 il progetto della Rocca già era inserito fra quelli finanziabili, ma fin qui i denari raccolti stanno a zero. Ora che comunque il lavoro parte, si cercherà di colmare la cifra mancante, che spetta comunque al Comune. «Non ci sono solo i lavori di manutenzione coperti dal Pnrr, ma si tratta di rendere la Rocca più fruibile da parte di cittadini e turisti in una maniera più adeguata ai nostri tempi –sottolinea Gambi –. Eliminando completamente le barriere architettoniche, ampliandone la capienza per eventi fino a mille persone, oggi sono 500, adeguando le uscite di sicurezza della piazza d’armi. Ma anche garantendone l’apertura almeno di alcuni spazi aperti, se non dell’area museale, continuativa, ad esempio con un servizio caffetteria e accoglienza».

Museo San Domenico

La progettazione iniziata ormai decenni fa del Museo archeologico che prenderà posto in una nuova ala recuperata del chiostro di San Domenico, sta per vedere a sua volta la luce. «Siamo in dirittura d’arrivo con il percorso che consentirà di aprire lo scavo della domus del rasoio», conferma ottimista l’assessore Gambi. Poi per l’allestimento del museo vero e proprio occorrerà attendere ancora e i tempi sono sempre indefiniti per il momento.

Palazzo Tozzoni

Mentre un comitato di cittadini ha appena iscritto la fontana del cortile di Palazzo Tozzoni al concorso “I luoghi del cuore” del Fai, per la dimora-museo settecentesca di via Garibaldi, la giunta ha appena candidato a un bando sempre nell’ambito del Pnrr, il nuovo progetto per eliminarne le barriere architettoniche, ambendo a un finanziamento da 500mila euro. «Oggi non c’è possibilità per un disabile di accedere al piano nobile, non ci sono bagni per disabili –specifica Gambi –. Nel prossimo futuro il palazzo dovrà essere fruito tutto in autonomia, da chi ha disabilità motorie, ma anche da chi non vede o non sente, con speciali supporti e audioguide, una è stata appena resa disponibile».

Nuovo brand

Non è finita qui, dopo vent’anni cambieranno anche le insegne dei musei. «Stiamo incaricando uno studio per progettare la nuova identità dei musei, per quanto riguarda il san Domenico considerando anche un logo per tutta l’attività di laboratorio dedicata ai più piccoli – spiega Gambi –. Di pari passo deve progredire la digitalizzazione anche degli spazi museali che oggi manca. Per cominciare a breve installeremo alla rocca un portale multimediale con la proiezione in continuo di un video che racconti la storia di Imola attraverso la stessa Rocca. Finora non abbiamo mai avuto qualcosa del genere».

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