Imola, sempre più lupi vicini alle case. Trovato uno morto in via Laguna

Un altro lupo deceduto sul ciglio di una carreggiata si aggiunge ai sette trovati morti nei dintorni di Imola dall’agosto 2021. È stato un ritrovamento insolito quello di Antonio Ferlini alla fine della scorsa settimana nella prima campagna imolese, in via Laguna. «L’ho visto sulla carreggiata che confina con la Sacmi mercoledì sera e ho contattato le Guardie ecologiche – racconta Ferlini –. Nei giorni successivi si è sparsa la voce tra i residenti della zona e pare ci siano stati alcuni avvistamenti anche se non sempre è certo si tratti di lupi». A uccidere l’animale pare sia stato l’impatto con un’auto ma non è ancora escluso l’avvelenamento. «Per gli esami tossicologici servono fino a tre settimane – spiega Carmela Musto, dell’ospedale veterinario universitario di Ozzano –, ma il trauma è compatibile con un investimento». «Non è strano che i lupi si avvicinino così tanto alla città – spiega il veterinario imolese Matteo Papa, impegnato sul tema –, però è abbastanza difficile vederli perché hanno una grande paura dell’uomo. Per questo non costituiscono un pericolo. Spesso sono scambiati per colpevoli di attacchi di cani randagi, che invece sono più socializzanti e si avvicinano di più alle persone. Purtroppo, ne muoiono tanti. Molti bracconati o avvelenati con delle esche». Sarebbe più corretto dire che è l’uomo a essere pericoloso per il lupo: «Grazie a uno studio del 2021 realizzato con gli istituti zooprofilattici sappiamo che la morte naturale per il lupo si riscontra solo nel 10% dei casi, la mortalità antropica nell’84% – spiega Musto –. Questa nel 49% dei casi è accidentale, come gli investimenti, e nel 35% si tratta invece di “illegal killing”», cioè l’uccisione illegale. «Per arma da fuoco, impiccagione, traumi o avvelenamenti. Spesso l’avvelenamento è concausa, spinge cioè l’animale a comportamenti che lo mettono in pericolo. Nel 77% dei casi studiati è stato così, lo chiamo avvelenamento “criptico”, perché non emergerebbe senza l’esame tossicologico. Per questo è diventata la procedura standard farlo. È frequente negli investimenti, dove il lupo con i sensi indeboliti si avvicina a strade trafficate, cosa che non farebbe mai in condizioni sane», conclude Musto.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui