Imola, previsto per mercoledì il picco del grande caldo

Quando si parla di previsioni del tempo «bisogna sempre usare il condizionale – avverte Fausto Ravaldi, coordinatore dell’Osservatorio meteorologico dello Scarabelli – ma la giornata di mercoledì dovrebbe essere quella in cui si raggiungerà il picco di calore. Direi non oltre i 38 gradi. Giovedì, invece, guardando i modelli matematici che però sono poco inclini alle variazioni, dovrebbe esserci un calo». Secondo Ravaldi, che ogni ora riceve la temperatura massima registrata dall’osservatorio, non è il caso di «farsi condizionare troppo da certi allarmismi, sebbene è innegabile che le temperature siano in aumento». Lo dimostra, ad esempio, il numero delle “notti tropicali” in crescita dal 2009, un’espressione che, precisa il meteorologo, «è commerciale, non tecnica, ma rende l’idea».

Notti tropicali

Le ha calcolate lui stesse, «le notti con una temperatura minima che non è mai scesa sotto la soglia dei 20 gradi – spiega Ravaldi –. Prendendo in considerazione i mesi da maggio a settembre compresi, dal 1946 fino a oggi, il 2009 è l’anno in cui si è registrato un cambiamento. Prima e fino ad allora tutto sommato eravamo a cavallo delle venti notti tropicali totali all’anno durante questi mesi. Dal 2010 in poi non siamo più scesi, anzi: nel 2012 ad esempio sono state 44. Il 2014 è stato l’unico anno sotto la media, in cui ce ne sono state 12, ma subito dopo nel 2015 ne abbiamo contate 47. L’anno scorso 28».

Caldo e umidità

«Certamente siamo in linea con gli aumenti delle temperature medie, anche se dobbiamo considerare che quest’anno ci colpisce particolarmente la percezione del caldo perché fino ai primi di luglio è stato più fresco. Il primo luglio la temperatura media giornaliera registrata dalla stazione è stata di 22,1°, poi a salire tra i 22 e i 25 gradi per poi superare dall’8 luglio i 27°. Questi cinque o anche sei gradi di differenza nel giro di pochi giorni sono un’esagerazione per il corpo, a cui va sommata l’umidità relativa, che cresce con l’aumentare delle giornate di calore e della non ventilazione. Con 35° per stare bene non dovrebbe esserci più del 25% di umidità relativa». Ieri, alle 12 l’umidità era del «35% e la temperatura massima registrata alle ore 15 solari è stata di 37,3°. Questo fa percepire ancora più calore».

Campagna e città

Domenica «la temperatura massima registrata è stata di 36,7°, sabato di 34,5° – prosegue Ravaldi –. Questi caldi sono in media con la stagione, è ordinario a metà luglio. Non siamo davvero vicini a quei 42-45° di cui si sente parlare». C’è una precisazione importante però che sottolinea: «Queste sono temperature registrate in condizioni ideali, cioè in campagna su terreno erboso. Per chi vive in città la situazione è di tutt’altro tipo. Lo abbiamo visto nello schermo prima della partenza della Superbike, che informava che sull’asfalto la temperatura era di 59°», conclude Ravaldi.

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