Imola, più imolesi in quarantena e in ospedale

Imola

I contagi crescono, lo dicono i numeri, ma la situazione ospedaliera tiene e non si sta ripresentando neanche lontanamente la situazione di un anno fa di questi giorni. «L’impatto ospedaliero del contagio è inversamente correlato alla copertura vaccinale; questa non è un’opinione, è un fatto riscontrabile ad ogni latitudine», sottolinea l’azienda sanitaria

Il report settimanale

L’incremento dell’incidenza a 7 giorni è a quota 142, e cresce quindi la media giornaliera dei casi oggi a quota 27,1, i test positivi sono in proporzione il 4,3% di quelli eseguiti. L’Ausl dunque conferma che la forza dell’infezione è su alti livelli ma ancora in flessione dopo il picco registrato il 27 ottobre scorso, con un indice Rt che oggi è a quota 1,21). Sono comunque la maggioranza le persone che accusano sintomi, il 65,1%, e se non mancano le re-infezioni in soggetti fragili, l’Ausl registra la «buona tenuta nei vaccinati». «Il carico sanitario è in incremento ma di gran lunga entro le soglie critiche», ribadisce l’azienda che registrava ieri +142 casi attivi per un totale di 370 (di cui 282 solo a Imola), + 2 ricoveri ordinari per un totale di 13 e terapia intensiva 2, ovvero una persona in meno. Sono 680 (+52 rispetto alla scorsa settimana) le persone attualmente in quarantena nel circondario imolese. Resta attivo il focolaio nella residenza privata per anziani Il Sollievo dove i casi positivi sono saliti a 10 fra gli ospiti, isolati nella stessa struttura, mentre sono 5 gli operatori in isolamento a casa.

Vaccinazioni

Sono oltre cinquemila le terze dosi, su un totale di oltre 206mila da inizio campagna vaccinale, per un target di popolazione coperto oggi all’88%. Una copertura che l’Ausl definisce «eccellente». «L’ultima spallata al virus sarà possibile con il via libera da gennaio ai vaccini nella fascia 5-11 anni, al fine di mettere al sicuro la frequenza nella scuola primaria – dice la direzione aziendale nel commentare le statistiche settimanali –. Buona la progressione delle terze dosi: ne sono già state somministrate 4.900 con oltre 8.000 prenotazioni di soggetti estremamente vulnerabili e over 60».

Bollettino di ieri

Ieri si sono registrati solo 5 nuovi contagi nel circondario imolese su 335 test molecolari e 479 test antigenici rapidi refertati: 2 tra i 25-44 anni, 1 tra i 45 e i 64 anni e 2 dai 65 anni in poi; 11 i guariti.

I volontari dell’Avod tornano in corsia

Da lunedì è ripresa l’attività dell’Avod in ospedale: con il massimo rispetto delle precauzioni ritorna l’aiuto dei volontari ai pazienti più fragili, in particolare per l’aiuto al pasto.

Non si abbassa però la guardia nelle misure di sicurezza ed anzi tutti i volontari, in possesso di green pass controllato quotidianamente, hanno frequentato un corso di formazione ad hoc tenuto dal Servizio rischio clinico dell’Ausl di Imola, e seguiranno rigide procedure di prevenzione e protezione. «Siamo felicissimi di riprendere la nostra attività in ospedale – ha dichiarato il presidente dell’ Avod Imola Giuseppe Ficara –. L’ultimo turno effettuato risale al 23 febbraio 2020 e per noi, dopo oltre 20 mesi assenza, questa possibilità di tornare a dare il nostro aiuto ai pazienti più bisognosi, è anche segno di una normalità a lungo attesa, cercata e finalmente, seppur in parte, ritrovata».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui