È stato presentato ufficialmente il piano antenne unico del Circondario imolese. In una sala gremita a Toscanella i sindaci dei dieci Comuni del territorio e i tecnici dell’azienda Polab hanno illustrato lo stato dell’arte della presenza di antenne per la telefonia mobile nel territorio.
Strumento condiviso
L’incontro è stato un momento per evidenziare come «a livello comprensoriale – ha annunciato il primo cittadino imolese e presidente del Circondario, Marco Panieri – abbiamo deciso di dotarci di uno strumento progettuale, normativo e condiviso per le future implementazioni e installazioni di questi sistemi per le telecomunicazioni mobili». Finora, infatti, «solo Imola e Medicina – ha rimarcato Panieri – avevano un vero e proprio piano antenne, da oggi, invece, possiamo dire che l’intero territorio ha regole e processi di sviluppo condivisi». Questo «ci ha permesso di realizzare una mappa delle localizzazioni delle antenne esistenti e delle possibili aree di sviluppo degli operatori, individuate con indagine tecnica, con i relativi impatti elettromagnetici. In una logica di legislazione che va verso una semplificazione dei procedimenti amministrativi – ha concluso Panieri – per gli operatori telefonici, il regolamento è l’unico strumento che hanno le amministrazioni per porre dei limiti, suffragati da valutazioni tecniche approfondite».
La situazione attuale
Allo stato odierno nei dieci comuni sono presenti 188 antenne per la telefona mobile. Di queste 50 sono della Vodafone, 38 di Tim, 46 di Wind Tre, 36 di Iliad, quattro di Opnet, una di Fastweb air e 13 sono impianti Fwa. A queste se ne aggiungeranno altre 14 in via di realizzazione e attivazione (otto Tim, cinque Vodafone e una Iliad) a cui ne vanno aggiunte altre comprese tra una forbice di 21-28 unità distribuite nei dieci comuni. Anche se le richieste presentate dagli operatori economici sono ben oltre questo limite, siamo arrivati, infatti, a 66 richieste pervenute alle amministrazioni. Al massimo, quindi, si arriverebbe ad avere un territorio puntellato da 230 antenne.
La distribuzione territoriale
Il numero più importante è su Imola che ne conta 85 a cui se ne aggiungono 14 in procinto di essere realizzate. A queste si sommano 28 richieste effettuate ma che arriveranno a un massimo di nove realizzate. Gli altri comuni presentano invece questa situazione: a Borgo Tossignano ce ne sono in funzione cinque a cui si aggiungono sette richieste ma se ne prevedono al massimo tre, a Casalfiumanese le antenne sono 12 con cinque nuove richieste e autorizzate al massimo una. A Castel Del Rio sono nove le antenne a cui se ne aggiungerà una, mentre a Castelguelfo sono presenti sette realtà con una richiesta aggiuntiva. E ancora a Castel San Pietro le antenne presenti sono oggi 30, le richieste per nuove sono otto ma ne saranno autorizzate al massimo quattro e Dozza ne presenta 12, con tre richieste di cui solo due saranno al massimo accettate. A Fontanelice la situazione vede la presenza di una postazione Radio-Tv e due richieste per la telefonia di cui ne sarà soddisfatta solo una. Infine a Medicina le antenne sono 23, ben sette le nuove richieste e quelle previste come realizzabili quattro, mentre Mordano ha otto antenne, con quattro ulteriori richieste, ma realizzabili al massimo solo per due unità.