Imola, per i suoi primi 60 anni la Clai apre le porte

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Nel giorno del suo sessantesimo compleanno, il 20 marzo scorso, ha donato un’ambulanza all’Ausl. A fine estate, per quella che tradizionalmente sarebbe stata la “Festa del contadino”, la cooperativa Clai apre le porte a chi voglia andare a conoscere da vicino la sua storia di uomini e di lavoro, nonché i suoi prodotti. Dalla “Festa del contadino” a “Porte aperte”, la festa cambia il nome e il format, abbandonando la festa pop della domenica con palio di pigiatori e dei salumieri, ma apre a nuove esperienze e al rapporto ravvicinato produttore-consumatore. L’appuntamento è per sabato 3 e domenica 4 settembre prossimi. «L’occasione è speciale, i 60 anni della cooperativa, poi è un ritorno, dopo due anni di assenza della festa causa Covid, ripensare una nuova formula è venuto naturale – spiega il presidente della Clai, Giovanni Bettini –. La parola d’ordine resta però la stessa: inclusività. E cosa c’è di più simbolicamente inclusivo e ospitale di una porta spalancata? Noi spalanchiamo quelle della nostra azienda». Azienda nata con 30 soci e un dipendente nel 1962 che sessant’anni dopo di soci ne conta 280 e di dipendenti 570. «Una cooperativa con doppia mutualità – spiega il presidente Bettini che in azienda c’è dal 1991 –: quella degli allevatori e produttori come era in origine, più una quota di soci lavoratori». La fotostoria della cooperativa Clai sarà anche oggetto di una mostra fotografica allestita per l’occasione a Villa La Babina, la sede direzionale di Sasso Morelli che ospiterà gran parte del programma.

Porte aperte

Sabato 3 si parte con il “Premio 100% Italiano”, riconoscimento con il quale Clai si fa portavoce della valorizzazione del patrimonio e delle tradizioni italiane celebrando una personalità o un’impresa che si è distinta per l’impegno a favore della promozione della cultura e del lavoro. L’ultimo è stato consegnato nel 2019 alla coop Giotto di Padova che lavora con i detenuti del carcere impegnandoli in pasticceria, prima era toccato a Giovanni Girolomoni dell’omonimo pastificio, e prima ancora alla ceo di Grandi giardini italiani Judith Wade. Dalle 21 sarà poi allestito il palco e una platea da 500 posti per il Galà Lirico organizzato in collaborazione con Emilia Romagna Festival. Domenica 4 sarà la volta della terza edizione della Corsa campestre, dalle 9.30 organizzata con l’atletica Sacmi-Avis. Ma oltre alla corsa competitiva su 12 chilometri, è prevista anche una passeggiata naturalistica di 7 chilometri dal giardino della villa ai paesaggi agrari, vigne, campi e villa e stabilimento produttivo. E proprio a partire dalle 17 di domenica inizieranno le visite guidate al salumificio di Sasso Morelli, solitamente off limits per la stringente normativa sanitaria che regola gli stabilimenti agroalimentari, oltre allo storico parco e giardino di Villa La Babina. Un’occasione per vedere da vicino ciò che ispira ogni prodotto realizzato dalla cooperativa. «Il radicamento nel territorio di appartenenza è uno dei valori forti sui quali la Clai e cresciuta – prosegue il presidente Bettini – e sentiamo fortemente di dovere promuovere nei confronti della comunità, delle tante persone che ogni giorno ci attribuiscono la loro preferenza, iniziative che rafforzino la conoscenza della nostra bella realtà cooperativa. Possiamo fare vedere da vicino la cura con cui scegliamo i tagli di carne, la preparazione delle spezie, la lavorazione dell’impasto e la creazione dei nostri salumi, comprese le fasi di asciugatura e stagionatura. La nostra realtà tocca molti aspetti e in questi due giorni vorremmo farci conoscere nella nostra complessità», spiega ancora Bettini. Info e prenotazioni per i tour sul sito www.macelleriedelcontadino.com/porte-aperte-clai-2022/.


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