Contribuire al reinserimento personale, all’inclusione sociale e al riscatto. Questo è quanto pone al centro l’accordo tra Aci e l’istituto di riabilitazione di Montecatone, stipulato ieri all’autodromo. Si tratta di un progetto legato all’implementazione della sicurezza stradale e all’acquisizione della patente di guida per persone con disabilità, che da una decina di anni viene portato avanti. In totale si parla di 200-250 ex pazienti che grazie al progetto, una volta usciti da Montecatone sono riusciti a ottenere questo importante strumento di rivalsa e indipendenza personale.
L’intesa
Oggi arriva uno step successivo importante. Grazie al protocollo e alle linee guida standardizzate si permette il ritorno all’uso dell’auto per il paziente mieloleso. Uno passaggio non banale e semplice. «Le persone sono sempre al centro delle nostre attività – ha sottolineato il presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani – soprattutto quando si tratta di garantire il diritto alla mobilità e alla sicurezza. L’accordo con Montecatone ci dà la possibilità di fare la differenza grazie alla possibilità di poter contare su servizi specifici, ausili personalizzati, adattamenti da installare sulle vetture a seconda delle differenti abilità e di ricevere una formazione ad hoc». Il protocollo, che coinvolge anche il Comune e l’autodromo è per Sticchi Damiani «un esempio di come coniugare le esperienze delle istituzioni e rafforzare conoscenza, consapevolezza e attenzione per guidare nella massima sicurezza per sé e per gli altri». Per il sindaco Marco Panieri «nell’ambito della polifunzionalità dell’autodromo, il Comune ha contribuito a promuovere questa sinergia fra due eccellenze territoriali. La collaborazione con Aci e Montecatone, uno dei cardini del progetto “Imola Living Lab”, amplia le attività dell’autodromo ad hub in ambito di sostenibilità, sicurezza stradale e inclusione».
Primo test
In concreto nella giornata di ieri si è tenuto un primo momento ufficiale di questo percorso che ha interessato sei diverse scuole guida associate ad Aci con una trentina di persone interessate tra istruttori ed équipe medica. Dopo una prima parte dedicata sia ai pazienti che agli istruttori, consistente in un colloquio informativo su normativa, agevolazioni fiscali e scelta del veicolo adattato, si passa alla seconda che prevede, in relazione al quadro clinico, vere e proprie sessioni di prova dei veicoli (nel Paddock 2) o a quelle con il valutatore di capacità funzionali residue nella terapia occupazionale dell’ospedale. L’iter prosegue con la visita in commissione medica, necessaria per accertare la sussistenza dei requisiti psico-fisici e individuare i migliori ausili per una guida ottimale e sicura.
Esempio nazionale
Tra gli obiettivi dell’accordo c’è anche quello di redigere un protocollo d’intervento nazionale esportabile alla presa in carico di altre patologie. «Esprimo soddisfazione e ringrazio Aci per avere individuato nell’istituto il partner che concorrerà all’attuazione di un protocollo nel quale convergono interessi comuni quali salute e sicurezza dei cittadini», ha commentato il direttore di Montecatone, Mario Tubertini. Infine anche il presidente di Formula Imola, Giancarlo Minardi ha sottolineato come «il rapporto con il Montecatone si è consolidato nel tempo e ora rappresenta una delle attività imprescindibili per Formula Imola. La nostra struttura è il luogo ideale per dare la possibilità di provare vetture con dispositivi ausiliari di guida».