Nessun dubbio sulla figura di Stefano Bonaccini per il ruolo di segretario del Partito democratico. All’indomani dell’annuncio della candidatura da parte dello stesso presidente della Regione Emilia-Romagna dal suo circolo di Campogalliano nel Modenese è solido il sostegno dal territorio imolese. Il sindaco di Imola Marco Panieri e la consigliera regionale, nonché segretaria del Pd dell’unione comunale di Castel San Pietro Terme, Francesca Marchetti, la giudicano «un’ottima notizia, una candidatura autorevole e credibile per i risultati portati a casa in Regione in grado di rilanciare il partito nelle sfide del centrosinistra».
Segretario-amministratore
Non preoccupano le critiche mosse a Bonaccini in merito all’intenzione di proseguire nel proprio ruolo regionale in caso di vittoria: «La sua candidatura infonde speranza e toglie il Pd dallo sconforto, lo mette anzi in sicurezza – afferma senza indugi Marchetti –. Credo che il progetto delineato veda nel territorio, nella valorizzazione cioè dei suoi amministratori e di tutti coloro che operano nel partito in modo attivo, la chiave di volta».
È proprio il ruolo di amministratore a dare forza a questa candidatura per Panieri: «Sono quanto mai necessari un ricambio della classe dirigente e il coinvolgimento di energie nuove nel nostro partito, a partire dalla squadra di amministratori e di sindaci che il Pd può vantare – commenta –. La storia di Bonaccini dimostra che per lui parlano i fatti, che non ci saranno fantomatiche rivoluzioni ma un lavoro serio e concreto per costruire un’alternativa di centrosinistra a questo governo. La sua candidatura avrà il mio appoggio. Rispetto ad altri abbia penso abbia una visione chiara di Pd e di Italia da cui ripartire».
Rilancio del centrosinistra
Convince anche il progetto annunciato. «Ho apprezzato molto le priorità delineate a partire dal diritto salute e all’istruzione, così come per il lavoro l’aumento dei salari e la riduzione dei costi per le aziende che assumono – prosegue Marchetti –. Lo abbiamo visto durante queste crisi globali: serve investire sulla sanità, sulla scuola e sulla formazione del capitale umano, con scelte legate alla transizione ecologica e che mirano ad allargare i diritti sociali. Con la forza delle idee e la concretezza del fare che lo contraddistingue, Bonaccini ha confermato che può iniziare davvero una nuova storia collettiva con un centrosinistra pronto a rinascere più forte, popolare e pragmatico, in grado di rendere il mondo migliore. Il suo viaggio è il nostro viaggio», conclude Marchetti.