Imola, obiettivi non raggiunti: il Circondario vende le quote di IF

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Il Circondario imolese esce dalla compagine societaria di IF. Dopo il Con.Ami ecco che un altro ente si trova a dover lasciare la società di promo-commercializzazione del territorio imolese e faentino. Questa decisione arriva da via Boccaccio alla fine dell’anno 2022 a seguito della verifica che le partecipazioni societarie continuino ad avere i requisiti richiesti dal Testo Unico. Cosa non evidenziata con la società di promozione turistica.

Uscita del Circondario

Di fatto visto che la società imolese-faentina non ha raggiunto negli ultimi tre anni un fatturato medio per ogni anno di almeno un milione di euro, la legge impone di dover mettere sul mercato le quote detenute. In Imola-Faenza tourism company, il Circondario è presente con lo 0,74% delle quote. Di fatto si parla di un valore economico di circa 1.154,47 euro. Una valutazione del prezzo di cessione che è congruamente determinato con riferimento al valore del patrimonio netto di If pari a 180.042 euro. Al di là della modestissima cifra la cosa che appare evidente è che il fatturato della società stenta a decollare e per questo le normative in vigore non permettono sconti.

Banca di Imola

A fine anno però la società di promozione ha incassato un ampliamento di partecipazione da parte privata al proprio capitale. Banca di Imola, infatti, già presente in IF con una quota dell’1% aumenta la sua presenza arrivando fino al 6%. Un acquisto di quote che l’istituto di credito locale ha acquistato dalle dismissioni provenienti dal pacchetto messo in vendita dal Con.Ami. Una mole di quote non indifferente, quella detenuta dal Consorzio intercomunale, visto che si parla del 43,40%. Grazie all’acquisto del 5% delle sue “azioni” il Con.Ami detiene ancora e comunque il 38,40%.

Situazione IF

Per quanto riguarda lo stato societario di If, a inizio del 2022, oggi la compagine vede ancora il Con.Ami essere il principale socio con circa 60mila euro di capitale. Seguono, in termini di valore detenuto, Confindustria Emilia area centro con circa 4mila euro, Banca di Imola grazie alla recente acquisizione, il Donatello Hotel, Erbacci e l’Unione della Romagna faentina (questa probabilmente si troverà a fare i conti con il Testo unico) con quote tutte di circa 3.400 euro. Via via si scende con altri 70 soci, per lo più privati. Di questi sedici hanno quote nominali di poco meno di 290 euro, e una trentina con due quote (circa 570 euro).

Le altre partecipazioni

Il Circondario però continua a mantenere partecipazioni all’interno di altre società operanti sul territorio. Tutte le partecipazione societarie detenute da via Boccaccio, tranne IF, continuano a mantenere i requisiti e pertanto non si rende necessaria nessuna azione di razionalizzazione. Nello specifico si tratta di Area Blu dove l’ente possiede lo 0,68% delle quote, Lepida Spa con lo 0,014%, il Gal dell’Appennino bolognese dove la quota di partecipazione si attesta al 9,52% e la Coop sociale Il Sorriso con quota di partecipazione del Circondario pari allo 0,08%.

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