Imola, nuove disposizioni della Diocesi per arginare ancora il Coronavirus

Imola

IMOLA. La Diocesi di Imola dirama nuove istruzioni per contenere l’epidemia di coronavirus aggiornando le disposizioni già comunicate nei giorni scorsi. Le chiese rimangono aperte al culto e alla preghiera individuale, è sospeso il precetto festivo, sarà consentita la celebrazione delle Messe festive e prefestive, evitando processioni e assembramenti di persone al temine della celebrazioni. «Coloro che per motivi di salute non si sentissero di partecipare alla celebrazione, preghino nelle loro case – dice la Diocesi –. Sono consentite le celebrazioni liturgiche feriali che non comportano un afflusso significativo di fedeli. Si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere, si distribuisca la Comunione solo sulla mano e si sospenda il segno pace».

Per i funerali è consentita la celebrazione eucaristica esequiale con i soli familiari. Sono sospese le visite alle famiglie per le benedizioni pasquali. Sono consentite le consuete visite ai malati, e l’Unzione degli infermi. Gli incontri di catechismo e del dopo-scuola riprenderanno alla riapertura delle attività scolastiche. Si consente lo svolgimento delle attività ordinarie di oratorio, sono sospese le attività che prevedono la presenza di pubblico, per esempio spettacoli teatrali, cinematografici, tornei e ogni altro genere di aggregazione. Sono sospese feste e sagre parrocchiali. I centri d’ascolto e i servizi della Caritas diocesane e parrocchiali sono aperti e svolgeranno la propria attività in accordo con le rispettive diocesi e secondo le indicazioni delle competenti autorità territoriali.

La situazione è in continua evoluzione pertanto ci riserviamo la possibilità di ulteriori interventi nei prossimi giorni. «Siamo vicini con la preghiera alle vittime e ai loro cari alle persone colpite dalla malattia, ai loro familiari e amici e a coloro che li stanno assistendo e curando –dice il vescovo Giovanni Mosciatti –. Ringraziamo ed ammiriamo la disponibilità e il coraggio di medici, operatori sanitari, forze di sicurezza e di vigilanza, volontari, ministri delle comunità, istituzioni locali e statali. Confidando nella benedizione della Madonna del Molino e del Piratello e di tutti i nostri Santi Patroni».

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