Anche a Imola, come nel resto d’Italia, quest’anno la Tari costerà di più. Ancora nello specifico della crescita in termini percentuali, rispetto all’anno scorso, il dato non è stato reso pubblico. Ma una certezza c’è ed è che famiglie e aziende pagheranno di più. Il motivo è la decisione dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) che ha imposto ai territori di intervenire sulla definizione tariffaria in relazione al riconoscimento dei costi, ai corrispettivi, alle condizioni di accesso agli impianti di trattamento e ai criteri di calcolo del valore residuo.
Altro aspetto che caratterizzerà il 2023 è che anche il Comune di Imola dovrà attenersi alle nuove disposizioni prevedendo un piano straordinario di dilazione. Nello specifico il Comune dovrà garantire al cittadino la possibilità di una maggiore rateizzazione in due casi: per rate di importo minimo pari a 100 euro o se le rate superano del 30% il valore medio degli ultimi due anni. Questa possibilità di dilazione è rivolta ai cittadini che affrontano comprovate condizioni economiche disagiate e per chi beneficia del bonus sociale previsto per i settori elettrico, gas e idrico.
I numeri storici
Stante ai numeri riferiti al 2022, che ha visto i cittadini pagare l’1,21% in meno di Tari rispetto all’anno precedente, mentre le aziende l’hanno vista crescere, rispetto a due anni fa, del 5,18%, il totale della tassa sui rifiuti si attesta sui 10,4 milioni di euro. Di questi quasi 6 milioni si riferiscono alle utenze domestiche, in definitiva il 57% del totale, mentre i rimanenti 4,4 milioni di euro sono per le utenze non domestiche, il 43%. Bisogna però evidenziare come nel 2021, proprio per queste ultime categorie, si era verificata una diminuzione del 5,76% della Tari.
Complessivamente, dunque, le aziende si sono trovate, l’anno scorso, a pagare comunque meno rispetto a due anni fa. Questi dati dimostrano come il trend, a Imola, dal 2019 a oggi sia di una piccola diminuzione sul domestico e un sostanziale riallineamento sul non domestico.
Attenzione per i deboli
Per quanto riguarda il capitolo degli aiuti sul pagamento della tari per le persone e famiglie in difficoltà, dal Comune non sono «previsti per ora aiuti economici specifici». Questo però ci tiene a precisare l’assessora al Welfare Daniela Spadoni «perché abbiamo già girato all’Asp le risorse per il fondo a sostegno dell’affitto. Risorse che per chi ne beneficerà di fatto porterà ad ottenere tre mensilità cash. Queste dovrebbero, almeno in questa fase aiutare l’economia delle famiglie a far fronte alle difficoltà di locazione e quindi a liberare un po’ di risorse del bilancio famigliare».
Se però in questa fase non sono così previsti aiuti o ristori «siamo comunque attenti e per quanto possibile disponibili in futuro a cercare le risorse necessarie per far fronte all’emergenza. Imola – spiega ancora Spadoni – come altri comuni italiani sta chiedendo al governo di devolvere ulteriori risorse per il sostegno alla locazione in quanto, seppur nel nostro caso la crescita nel territorio c’è, ancora non si è stabilizzata, e soprattutto permangono diverse difficoltà per le fasce più deboli».