Imola, madre e figlio scippatori sull'auto del nonno

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Sull’auto prestata dal nonno va a scippare borsette... con la mamma. Sono madre e figlio i presunti autori dello scippo andato in scena il 28 luglio scorso sotto l’obbiettivo delle telecamere dell’ufficio postale di via Croce Coperta. Hanno 53 anni lei e 33 lui, entrambi sono conosciuti alle forze dell’ordine, e la polizia di Imola li ha nuovamente denunciato, questa volta con l’accusa di rapina impropria in concorso.

Lo scippo

È possibile che quello scippo non fosse previsto, ma che sia stato messo in atto dal momento che un precedente furto non aveva portato i frutti sperati. Secondo quanto ricostruito dalle indagini della polizia, l’auto con a bordo i due era transitata lì davanti infatti diverse volte. Poco prima i due erano anche scesi e avevano tentato di prelevare dallo sportello Postamat digitando più codici, ma senza riuscire a incassare nulla. Questo fa supporre che si trattasse di un bancomat rubato, che però, non essendo stato utile a nulla abbia scatenato la necessità di mettere a segno un altro colpo sperando di agguantare questa volta un po’ di contante. La coppia quindi ha battuto la zona e ha adocchiato una nuova preda, una signora imolese di 70 anni, ben vestita e con borsetta firmata, che, uscendo dalla tabaccheria, si stava dirigendo alla propria vettura. A quel punto l’auto dei due malintenzionati, appostata poco prima, si è messa in moto. Lo scippo è avvenuto in corsa: mentre il figlio era al volante, la madre, seduta sul sedile posteriore, si è sporta col busto dal finestrino e ha agguantato la borsetta al braccio della signora. Quest’ultima, benché colta completamente di sorpresa, ha cercato di resistere, perciò l’auto l’ha trascinata per qualche metro, e solo alla fine, sopraffatta dalla forza di trazione dell’auto in movimento, ancor più che dalle grida e dalle minacce della scippatrice, ha dovuto cedere e lasciare che le portassero via la borsetta con tutto quello che conteneva, oltre ai documenti e al telefono anche mille euro in contanti.

L’indagine

Immediata è arrivata sul posto la polizia che ha avviato un controllo della rete delle telecamere che sorvegliano il territorio, per riuscire a ricostruire gli spostamenti dell’auto sospetta descritta dalla vittima. L’utilitaria è risultata essere intestata a un pensionato imolese che è stato fermato per un controllo qualche giorno dopo in zona stazione. A bordo con lui c’era la figlia, che gli agenti hanno riconosciuto, avendo lei alle spalle già diversi procedimenti. L’anziano ha spiegato di aver prestato quel giorno l’auto al nipote e di averla poi recuperata successivamente. A quel punto il puzzle si è composto sempre di più, fino a che la donna sospetta autrice dello scippo, benché continui a negare il suo coinvolgimento, è stata anche riconosciuta dalla vittima attraverso un album di foto segnaletiche approntato dalla polizia. Sono invece spariti nel nulla i mille euro contenuti nella borsetta, assieme al cellulare.

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