Imola, le presenze ai musei civici tornano ai livelli pre-pandemia

Archivio

Il 2022 si chiude per i Musei civici di Imola con risultati di grandissimo rilievo, che certificano un massiccio ritorno alla frequentazione di questi luoghi di cultura dopo gli anni difficili della pandemia. Dall’analisi dei dati risulta che i visitatori sono quasi triplicati rispetto all’anno precedente: 23.826 gli accessi registrati, contro gli 8.405 del 2021 (+183%). Un vero e proprio boom di presenze, che va molto oltre il previsto aumento fisiologico di accessi dovuto ai tre mesi di apertura in più rispetto all’anno precedente.

«Sono numeri sorprendenti – commenta l’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi – che ci danno la misura di quanto sia tornata d’attualità la sete di arte e di cultura. Questi risultati testimoniano che siamo sulla strada giusta per rafforzare ancor di più il ruolo dei musei in città, proponendo numerose iniziative che mirano a interessare pubblici differenti. Ha pagato l’ampliamento degli orari di apertura nel fine settimana, ma soprattutto la ricerca di un maggiore dinamismo della nostra offerta culturale, con iniziative di approfondimento e divulgazione sempre più frequenti, diversificate e inclusive, compreso l’impegno sul digitale, che non sottrae nulla all’esperienza diretta, ma anzi la stimola».

Confronto con il 2019

Ancora più interessante appare il confronto con il 2019, vale a dire con i dati pre-pandemia: prendendo in considerazione le presenze alla Rocca Sforzesca e a Palazzo Tozzoni (il dato del Museo di San Domenico non è confrontabile poiché nel 2019 era regolarmente aperto, mentre nell’anno appena concluso era chiuso al pubblico per lavori) risulta un aumento di visitatori del +4,7%, attestando addirittura un piccolo superamento dei numeri registrati nell’epoca precedente al Covid19.

Come sottolinea il direttore dei musei imolesi, Diego Galizzi, «in prospettiva ci sono ragioni per sperare in ulteriori sviluppi: deve infatti ancora entrare a regime un programma di mostre di richiamo, che attualmente risente della disponibilità limitata degli spazi espositivi del San Domenico a causa della chiusura per lavori».

Numeri nel dettaglio

Tornando ai numeri, le presenze nei vari musei sono state 5.630 a Palazzo Tozzoni, 13.411 nella Rocca Sforzesca e 4.785 al Museo di San Domenico, che nonostante sia chiuso al pubblico continua a ospitare le visite e i laboratori didattici per le scuole, che a loro volta hanno fatto registrare un picco di interesse tanto che gli accessi del pubblico scolastico rappresentano il 23% delle presenze totali nei musei.

Anche sul fronte degli incassi si registrano cifre in forte aumento. Rispetto ai circa 16mila euro introitati nel 2021 da biglietti e vendite di pubblicazioni nei bookshop, nel 2022 le entrate hanno di poco superato i 40mila euro, con un 150% in più rispetto all’anno precedente.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui