Tra i nove finiti nei guai in tutto il Bolognese, ci sono anche quattro titolari di attività presenti nel territorio imolese che sono stati denunciati, con relative maxisanzioni, dal Nucleo ispettorato del lavoro dei carabinieri di Bologna. I militari dell’Arma, insieme ai colleghi del Comando provinciale, nell’ultimo periodo hanno infatti eseguito nell’ambito della provincia un’attività finalizzata a prevenire e reprimere fenomeni di lavoro “nero” e sfruttamento, nonché attività finalizzata a verificare il rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
In primo luogo i carabinieri hanno eseguito il controllo in un autolavaggio di Dozza, nel quale è stata riscontrata la presenza di un lavoratore impiegato in nero e privo di permesso di soggiorno. Il titolare è stato denunciato all’autorità giudiziaria per violazione della normativa inerente l’impiego di lavoratori stranieri privi di titolo di soggiorno.
In secondo luogo, tre titolari di attività di ristorazione nei Comuni di Imola e Dozza sono finiti nel mirino dei militari dell’Ispettorato del lavoro di Bologna finalizzati al rispetto delle leggi in materia di lavoro e di sicurezza e salute dei lavoratori. In tutti e tre i casi è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego di manodopera in nero, in quanto è stata accertato l’impiego al lavoro, senza regolare contratto, di tre lavoratori, uno per ogni azienda controllata.