Imola, la segretaria Pd Degli Esposti: "L'Ausl resti autonoma"

Imola

«L’autonomia dell’Azienda sanitaria di Imola è una condizione imprescindibile per mantenere e rafforzare un legame tra cittadini e servizi». Chiamato in causa dai gruppi di opposizione, in particolare dal vicepresidente del Consiglio comunale Nicolas Vacchi di Fratelli d’Italia, il Partito democratico interviene nel dibattito sulla costituzione di una sola Azienda Usl metropolitana scatenato dalle dichiarazioni del primo cittadino di Bologna e metropolitano Matteo Lepore.

«Il Pd condivide completamente la posizione istituzionale assunta dal sindaco di Imola in risposta alla proposta del sindaco di Bologna di progettare una unica Ausl metropolitana – risponde Francesca Degli Esposti, segretaria del Pd delll’Unione territoriale imolese –. Il Pd ritiene che l’autonomia dell’Azienda sanitaria di Imola sia una condizione imprescindibile per mantenere e rafforzare un legame forte tra cittadini e servizi, tra ospedale e territorio, tra le istituzioni e il tessuto sociale ed economico delle nostre comunità, anche in previsione di una riforma del sistema sanitario regionale che dia più forza e autonomia alla sanità territoriale e al Distretto sanitario, radicati nella rete delle Case di comunità».

E «l’ulteriore consolidamento qualitativo del nostro ospedale, dei servizi territoriali di distretto e dell’istituto Montecatone (per cui riteniamo fondamentale il rilancio di un progetto che ne valorizzi il patrimonio), nell’ambito del riordino e integrazione delle Irccs di Bologna, sono i punti qualificanti che metteremo al centro di un percorso di condivisione e approfondimento tra le federazioni del Pd di Imola e Bologna», assicura. Piuttosto, «i rappresentanti imolesi di Fratelli d’Italia e della Lega dovrebbero fare il loro lavoro – rilancia – e segnalare al proprio Governo attualmente in carica che le risorse stanziate per la sanità pubblica sono nettamente insufficienti rispetto alle esigenze di mantenere uno standard alto di qualità dei servizi e di prossimità. È ormai finito il tempo degli slogan e della campagna elettorale ed è ora che si passi dalle parole ai fatti».

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