Imola, la presentazione della nuova giunta

Imola

IMOLA. Solo due su sette entrano per la prima volta nelle stanze del palazzo. Tutti gli altri, chi in un ruolo, chi in un altro le avevano già percorse, qualcuno anche a lungo. La nuova giunta del sindaco Marco Panieri, tre donne e quattro uomini, lascia poco spazio alle sorprese. Se non è la “restaurazione” di cui qualcuno già parla, si può dire che poco ci manca, ma in fondo l’esito delle urne è stato chiaro. I nomi che ritornano non sono però solo “il già visto”, che detto solo così rischierebbe di deludere un po’. Quello che visibilmente il nuovo sindaco, giovane di età e di esperienza, e come tale sinceramente entusiasta, sta cercando di cambiare è “lo stile”. A partire dalla velocità: una giunta scelta in tempi stretti e in fretta messa al lavoro (dopo la presentazione alla stampa si è riunita coi dirigenti prima ancora di finire gli scatti delle foto e le interviste).

«È una squadra che mette al centro competenze e responsabilità e la voglia di amministrare questa città in maniera fin da subito operativa e veloce, senza dimenticare nessuno, per un progetto che guarda ai prossimi cinque anni di governo», ha detto Panieri ripercorrendo quasi tutte le parole chiave della sua campagna elettorale. «Voglio trasmettere un messaggio di fiducia e speranza» ribadisce il sindaco, «e con questa squadra siamo pronti a metterci a disposizione di tutti i cittadini». Fra le prime azioni da concretizzare nei prossimi mesi c’è la creazione di una sorta di “super sportello” che raggruppa in unico luogo, nella fattispecie nei locali del Comune in via Cogne, gli assessorati all’Urbanistica, allo Sviluppo economico, oltre che ai lavori pubblici ed all’ambiente. «Lo scopo è quello di snellire la burocrazia e fornire in un unico punto ai cittadini e alle imprese tutte le risposte, in tempi certi e brevi, per favorire lo sviluppo delle attività economiche», ha annunciato il sindaco. Un altro obiettivo a breve termine sarà la riapertura al sabato mattina dello sportello Anagrafe.
Deleghe per sé
Nella distribuzione delle deleghe, il sindaco ha tenuto per sé sanità, sicurezza, università, società partecipate e sport. In quest’ultimo caso come ha fatto in Regione Bonaccini. «Per visibilità? No, non sono il tipo che la brama, solo perché dallo sport derivano molte opportunità interconnesse con tutti i settori strategici che compongono il progetto che ci siamo dati e che vogliamo portare a termine». Sulle società partecipate e sul Con.Ami in particolare il cui cda è stato impostato dal commissario lascia intendere che non vuole riaprire discussioni e messe in discussione: «Mi fido, così come mi fido dei dirigenti che ho confermato fino a fine anno. Poi si verificheranno le linee, se combaciano si continua a lavorare. Ma adesso ridiscutere incarichi vorrebbe solo dire bloccare tutto e invece abbiamo bisogno di lavorare, subito e parecchio».
Il vicesindaco
Dalla sua Fabrizio Castellari (architetto, classe 1969), ha senza dubbio l’esperienza. Il vicesindaco lo ha già fatto, sempre eletto col Pd, l’assessore pure e proprio alla scuola che gli tocca in dote di nuovo. Dirimerà infatti le molte deleghe: servizi educativi, istruzione-formazione, bilancio, tributi, organizzazione, personale, polizia municipale, protezione civile. «Torno a servire Imola e sono emozionato. Onorato di essere parte di una squadra così attrezzata e competitiva in cui si respira già un clima positivo».
Urbanistica
La delega “pesante” è andata all’outsider, e tecnico, Michele Zanelli, architetto classe 1951, bolognese, e già dirigente dello stesso settore nell’ultimo mandato Manca, che dirimerà: urbanistica ed edilizia pubblica-privata; viabilità e trasporti; demanio, patrimonio. «Mi interessa molto l’idea del sindaco di creare un polo forte legato ai temi dell’urbanistica e del territorio», ha rimarcato il neo assessore che ora governerà quello che era stato già il suo ufficio.
Attività produttive
Pierangelo Raffini, 60 anni, ritorna praticamente al suo posto, quello che, con Manca sindaco, lo aveva visto assessore alle attività produttive. Ora la lista aggiornata comprende: centro storico, sviluppo economico, lavoro, artigianato, commercio, lavori pubblici, attività produttive, agricoltura. «Voglio bene a Imola e voglio, riprendendo il filo di quei 17 mesi di lavoro, che questa città riguadagni il suo ruolo in regione», ha detto l’assessore in quota Pd.
Welfare
Daniela Spadoni, avvocata, 51 anni, eletta col Pd anche nella passata consigliatura, è assessora per la prima volta. Le competeranno le deleghe alle politiche sociali, rapporti con il terzo settore, politiche familiari, attività istituzionali, rapporti con il consiglio comunale. «Siamo pronti ad affrontare le criticità dei prossimi mesi con l’aiuto del terzo settore, fondamentale, vivo e creativo in questa città».
Turismo e autodromo
Elena Penazzi, farmacista classe 1974, eletta con la lista del sindaco Imola Corre, in effetti “sarà in pista” con le deleghe all’autodromo, turismo, servizi al cittadino, comunicazione, e-governement e servizi informativi, grandi eventi, politiche comunitarie. «Lavorerò per comunicare al mondo un’immagine bella di Imola», ha detto.
Ambiente
La lista Coraggiosa aveva chiesto deleghe tecniche, aspirava forse a lavori pubblici e affini, ma Elisa Spada, architetta classe 1979, non si dice delusa di quello che invece le è stato affidato: ambiente, mobilità sostenibile, partecipazione e pari opportunità, diritti degli animali, parchi e spazi verdi dell'Osservanza. «Oltre a lavorare per la totale chiusura della discarica, ci impegneremo anche per attivare una nuova economia circolare per portare il territorio ben oltre il concetto di discarica stessa».
Cultura
Avvocato, ex scout, attivista di Libera, già consigliere comunale del Pd al fianco di Panieri fin dagli esordi, Giacomo Gambi che 30 anni li compie l’anno prossimo, è il più giovane di tutti, anche più del sindaco. Sarà assessore alla cultura, legalità, beni archeologici, storici e monumentali, musei, biblioteche e pinacoteche, teatri, politiche giovanili. Ha in mente già una bella lista di impegni, fra cui: «Aprire di più la biblioteca, anche di sera, portare la cultura anche in luoghi non convenzionali».
Prossime tappe
Sempre a ritmo di marcia, il sindaco Panieri ha convocato la prima riunione di giunta per giovedì 8 ottobre prossimo e a ruota lunedì 12 ottobre il primo consiglio comunale. «A questo farà poi seguito un consiglio comunale straordinario dedicato alla scuola» ha confermato il sindaco. Nell’ottica ribadita incessantemente di «recuperare il dialogo istituzionale a tutti i livelli, dal Circondario alla Città metropolitana, alla Regione», Panieri ha fatto sapere che nelle prossime settimane incontrerà il sindaco di Bologna e della Città metropolitana, Virginio Merola. Mentre nei giorni scorsi, in occasione del Mondiale di ciclismo si è già incontrato con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
Consiglieri delegati
Consigliere delegato lo era stato anche lui, designato da Daniele Manca, quando entrò per la prima volta in consiglio comunale. Perciò ha deciso che questo strumento verrà rinnovato e nominerà 4, forse 5, consiglieri con compiti speciali su alcuni temi fra cui frazioni, politiche giovanili, controllo di bilancio. «Ci sono molte competenze fra i nuovi eletti, e con questa scelta intendo favorire la crescita di una nuova classe di amministratori che maturando questa esperienza, potrà poi fra cinque anni essere anche pronta per la guida della città. A me è servita molto questa esperienza».

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