Imola, la città come la vorrebbero i cittadini col nuovo Pug

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In che tipo di case abitano e dove, in quale ambiente, come si muovono dentro o verso la città. Un campione di 739 cittadini del circondario imolese ha accettato di rispondere al questionario dei Comuni impegnati a redigere il nuovo Piano urbanistici generale e hanno delineato la foto del contesto attuale per poi formulare anche i loro desiderata per il futuro prossimo, o almeno hanno fatto sapere quale sarebbe per loro la “città ideale” in cui vivere. “Raccontaci il tuo territorio!”è il titolo dell’indagine che il Nuovo Circondario ha dedicato ai cittadini di Castel San Pietro, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Fontanelice, Castel Guelfo, Dozza, Imola, Medicina e Mordano per raccogliere la loro opinione su vari temi, dai servizi alla persona al trasporto pubblico, dalla qualità della vita nei propri luoghi di residenza e come immaginano il proprio futuro. Cinque le sezioni tematiche in cui si articolavano le domande: dove vai, come ti muovi, com’è la tua casa, com’è il luogo in cui abiti, nel futuro, cosa ti immagini, quali dovrebbero essere le priorità per il piano regolatore in costruzione.

Il campione

La ricerca si è svolta on-line fra aprile e maggio scorsi e hanno risposto 739 persone del territorio, quindi di più rispetto al campione obbiettivo di 663 risposte. il 46% degli intervistati hanno un’età fra i 46 e i 65 anni, il 31% dai 30 ai 45, il 15% dai 16 ai 29 e solo l’8% è over 65. vivono per il 41% in un appartamento in condominio, ma c’è una buona quota che vive in case indipendenti vicino ad altre lungo la via Emilia o in pianura (32%); il 43% lavora o studia nel proprio comune di residenza, il 45 ne raggiunge un altro e il 12% non studia e non lavora. L’85% di chi ha compilato il form di domanda usa l’auto per spostarsi, ma il 65% dichiara anche di usare non solo quella ma un mix di mezzi anche se quelli pubblici ottengono le valutazioni peggiori.

Cos'è emerso

I dati dell’indagine svelano quindi come cittadine e cittadini vivono, attraversano e si muovono sul territorio, su come percepiscono il luogo in cui vivono e come immaginano nel futuro i comuni del Nuovo Circondario Imolese. Da qui emergono i temi prioritari ritenuti di maggiore urgenza per la redazione del Piano urbanistico generale: mobilità integrata e trasporto pubblico; clima, ambiente e natura; servizi alla persona.

Il mezzo di trasporto prevalentemente usato per muoversi oggi è l’auto, tuttavia emerge una forte domanda di trasporto pubblico e un grandissimo interesse per forme di trasporto integrato. Vengono richiesti maggiori interventi sullo spazio pubblico per la sicurezza di pedoni e ciclisti e il potenziamento di modelli di trasporto che consentano ad uno spettro più ampio di persone della pianura e della collina di raggiungere Imola e Bologna con mezzi alternativi all’auto: pullman, autobus, treno, bicicletta. Dicono che le misure di contrasto al cambiamento climatico non possono più attendere, c’è chi evidenzia drastici cambi di temperature e chi non esita a dire che intenderebbe cambiare residenza nel futuro, andando alla ricerca di luoghi in cui vivere più a contatto con la natura, meno inquinati e dove poter evitare di usare l’auto, o in quartieri e frazioni in cui lo spazio pubblico e le aree verdi siano più permeabili e ombreggiate.

I servizi alla persona sono poi la terza grande priorità evidenziata. «Il Circondario è già vissuto come un sistema territoriale unitario all’interno del quale ci si sposta per le esigenze quotidiane legate al lavoro, allo studio, ai servizi e al tempo libero –spiega il Comune nell’analizzare i dati –. A conferma di questo un elevato numero di risposte indica la presenza dei servizi pubblici come una delle ragioni prevalenti di spostamento: da un lato la capillarità, dall’altro l’accessibilità ai servizi costituiscono obiettivi rilevanti per la qualità della vita delle persone». L’importanza della collaborazione tra amministrazioni e cittadini emerge come tema trasversale da molte risposte della ricerca. Non solo la partecipazione dei cittadini è indicata da quasi il 60% delle risposte come aspetto su cui investire, ma l’alto numero di risposte ricevute evidenzia la disponibilità dei cittadini a farsi coinvolgere attivamente.

I risultati dell’indagine saranno utilizzati dai tecnici per definire, a livello circondariale, le strategie del Pug e per mettere a punto la disciplina urbanistica ed edilizia per gli interventi ordinari nel territorio.

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