Imola, l'Imu più alta spaventa il mondo imprenditoriale

Imola

Il mondo imprenditoriale e artigianale imolese inizia in questi giorni a guardare in profondità i contenuti del Bilancio di previsione del Comune di Imola per il 2022. Le premesse, almeno per la stragrande maggioranza degli interpellati, da Cna a Confartigianato fino ad arrivare a Confindustria, non sono proprio delle più rosee e rasserenanti.

A destare grande preoccupazione nel mondo del lavoro imolese è la notizia dell’innalzamento dell’Imu per gli ambiti legati al comparto produttivo. Aliquota che passerà dal 10 per mille al 10,6 per mille per le categorie C e D e per le aree edificabili. Questo dovrebbe generare circa 1 milione di euro in più nelle casse comunali (da 14,8 diventeranno 15,7 milioni di euro). Stando alle dichiarazioni del Comune non cambieranno invece le aliquote Irpef (9,2 milioni di gettito comunale) ferme dal 2019 e che saranno decise entro il 31 marzo.

«Al di là di qualche sfumatura, soprattutto legata alla tassazione locale sulla quale non siamo soddisfatti – rimarca il presidente della delegazione imolese di Confindustria Emilia, Marco Gasparri – la cosa che possiamo rilevare è il cambio di rotta, almeno da un punto di vista del confronto, che vediamo in questa amministrazione comunale. Nel dettaglio non siamo ancora scesi nello studio del Bilancio, anche perché la documentazione ci è appena arrivata. Usciamo però da confronti preliminari in cui su piano strategico, ambito turistico e progettualità legate al potenziamento infrastrutturale del territorio arrivano segnali che ci fanno ben sperare. Servono, assieme al mantenimento di efficacia ed efficienza dei livelli di welfare comunitario che abbiamo sul territorio, opportunità per intercettare nuovi investimenti. Veniamo da due anni veramente difficili per le imprese. Situazione che ora, oltre al caro energia, si trova a dover affrontare un conflitto alle porte dell’Europa, con inevitabile ricadute sul sistema impresa anche imolese, che mai ci saremmo sognati di dover vedere».

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