La 1000 Miglia porta le sue 405 auto storiche in autodromo passando da piazza Matteotti. Un’occasione di ripartenza, quasi di riscatto dopo quanto è accaduto alla Romagna. Il passaggio da Imola arrivando da Lugo durante la prima tappa della manifestazione il prossimo martedì 13 giugno assume una dimensione a tratti escatologica. Tanti i significati che gli amministratori e gli organizzatori vi ripongono: un rilancio di questi luoghi così colpiti, una vetrina per dire al mondo che ci si è rialzati, una restituzione alle persone di un momento appassionato allo spirito motoristico e pure un momento di solidarietà.
Una gara di significato
«Quando abbiamo ricevuto la vostra telefonata per dirci che ci aspettavate ci siamo commossi». Ha raccontato così Giuseppe Cherubini, vicepresidente del Comitato operativo di 1000 Miglia 2023, il momento della conferma del passaggio della gara. Che è «una benedizione per festeggiare i 70 anni dell’autodromo, con più di 400 auto in pista, quasi un record da Guinness», ha aggiunto Pietro Benvenuti, direttore dell’autodromo. Senz’altro non c’è solo la soddisfazione di ospitare una gara «che Ferrari ha definito la più bella al mondo, e io aggiungo nel paese più bello del mondo», come ha riportato Cherubini, ma anche la consapevolezza del momento. «C’è un prima e un dopo quanto è successo. Se prima la 1000 Miglia portava un moto di orgoglio straordinario al passaggio di un pezzo di storia dell’automobilismo, oggi grazie alla solidarietà rappresenta anche una restituzione e un recupero di quanto si è perduto attraverso la passione», ha affermato il sindaco di Lugo Davide Ranalli. «È anche un’occasione per mostrare che il nostro territorio è pronto ad accogliere un turismo diffuso», ha aggiunto il sindaco di Imola Marco Panieri. La solidarietà assume anche concretezza: oltre alla «raccolta fondi promossa dal comitato tra partecipanti e partner, abbiamo deciso di donare circa 100mila euro alle località colpite. Il messaggio è stato inviato al presidente della Regione», ha affermato Cherubini.
Il programma
La prima delle cinque giornate con partenza da Brescia vedrà l’arrivo in Romagna nel tardo pomeriggio. Dopo il controllo timbro sulle 18.05 a Lugo in piazza Baracca, che quest’anno vedrà il centenario del consiglio della contessa Biancoli di usare l’emblema di Baracca per il cavallino rampante dopo la vittoria di Enzo Ferrari del circuito del Savio, le auto arriveranno a Imola passando per la provinciale Sp21. Superate dopo via Graziadei, via Manzoni e porta Faenza, l’arrivo dalla via Emilia in piazza Matteotti sarà sulle 18.40 circa, dove avverrà il controllo timbro prima dell’ingresso in autodromo. «Ci sarà uno speaker che in filodiffusione racconterà i veicoli al loro passaggio in piazza, musica e prodotti enogastronomici», ha spiegato Panieri. Una bell’accoglienza per l’arrivo dei piloti, che in pista alle 18.45 svolgeranno delle prove cronometrate prima di ripartire alla volta di Forlì.
Per “scaldare i motori”, in attesa del passaggio della 100 Miglia, sono in programma anche due appuntamenti di sicuro interesse. Alle 16.30 è in programma l’inaugurazione del restauro del Monumento di Arman, posto all’ingresso dell’autodromo, alla presenza del sindaco Panieri, dell’assessora all’Autodromo Penazzi, del presidente di Formula Imola Minardi, del direttore dell’autodromo Benvenuti e del restauratore Perna. L’intervento, come da programma, è stato completato prima del 21 maggio, ma non è stato ancora inaugurato vista l’emergenza maltempo, che ha portato anche ad annullare il Gran premio di F1.
Dall’autodromo a piazza Matteotti il passo è breve. In attesa che comincino ad arrivare le vetture che partecipano alla 1000 Miglia, alle 17, nel portico dell’ex bar Bacchilega, in piazza Matteotti verrà presentato il libro “La corsa più bella del mondo. La Mille Miglia in Romagna”.