Imola, l'allarme dei Vigili del fuoco. "Abbiamo i mezzi vecchi"

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Il distaccamento dei Vigili del fuoco di Imola soffre per l’età e per la scarsità dei mezzi. Altrettanto non si può dire per il personale, perché gli uomini in servizio sono 41 a fronte di un numero ottimale di 45 e si riesce ad assicurare dieci unità. Da diversi anni, però, manca la seconda autopompa, “sostituita” da un mezzo di appoggio come l’autobotte o l’autoscala.

«Di organico siamo carenti a livello nazionale – premette Matteo Visani, responsabile della Fns Cisl dell'area metropolitana bolognese –, però un mal comune non è un mezzo gaudio. Il volontariato (il pensiero va alla caserma di Fontanelice, ndr) deve essere un affiancamento e un appoggio, non una sostituzione del personale».

E «la provincia di Bologna, in particolare, è in difficoltà dal punto di vista dei mezzi – aggiunge –. Prima di tutto perché sono vecchi: a Imola il mezzo assegnato ha 17-18 anni ed è quasi sempre in riparazione, perché i camion moderni sono più elettronici che meccanici come erano una volta. Ma anche per la scarsità: la seconda autopompa di Imola, che c’è sempre stata, non c’è più perché le seconde autompompe sono state spostate per coprire alcune caserme che altrimenti ne sarebbero rimaste prive».

Fra l’altro, «avrei da ridire sul fatto che la capacità operativa di un territorio come quello di Imola e del circondario sia di una squadra (un autompompa) e di un mezzo di supporto – sottolinea –. Per determinate tipologie di aree si potrebbe pensare a una crescita di categoria».

Il bilancio dell’anno

Nonostante queste mancanze, i numeri che descrivono l’attività svolta dalla caserma di via Manfredi nel corso del 2022 sono di tutto rispetto: 1.479 sinistri (fra cui 462 aperture di porte e finestre, 383 incendi, e 160 soccorsi a persone e ad animali) e 1.702 interventi, ovvero con il mezzo di appoggio coinvolto assieme all'autopompa, in un territorio che comprende la quasi totalità del Comune di Imola, perché la zona di Sesto imolese è di prima competenza di Medicina che è più vicina, Dozza e Castel San Pietro capoluogo, perché la frazioni lungo la via Emilia ricadono sotto San Lazzaro.

Per l’intero circondario, su cui operano anche i Vigili del fuoco volontari di Fontanelice e – appunto – i distaccamenti di Medicina e di San Lazzaro, si parla complessivamente di 2.014 sinistri e di 2.634 interventi.

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