Imola, in Vallata l’allerta resta alta. Eventi del weekend saltati

Splende il sole su tutto il circondario, ma in Vallata l’emergenza maltempo continua a preoccupare, soprattutto alla luce delle piccole frane che continuano ora dopo ora ha interessare questo vasto territorio. E, in tal senso, le previsioni della prossima settimana non sono certo incoraggianti. Tra strade chiuse (via Casolana a Fontanelice ed a Casalfiumanese via Croara, via Maddalena e via Gesso), altre interessate da smottamenti (via Chiesuola e via Montefune a Castel del Rio) e zone isolate (Carseggio), una buona notizia, però, c’è. Da ieri, infatti, è stato ripristinato, in tutti e quattro i comuni della Vallata il servizio di trasporto scolastico, sospeso dal 3 maggio.

Che l’emergenza non sia terminata, come ha confermato giovedì a Imola il presidente della Regione Bonaccini, lo dimostra anche la decisione dei comuni di Casalfiumanese, Borgo Tossignano e Fontanelice di rinviare a data da destinarsi tutti gli eventi e le sagre previste questo fine settimana (come ad esempio la Sagra della cuccagna di Sassoleone e la Festa di Primavera di San Martino in Pedriolo).

Scelta maturata dopo aver «valutato con attenzione il complesso quadro di diffusa criticità causato dall’anomala ondata di maltempo, con uno scenario peraltro ancora in continua evoluzione e considerato il totale impiego della forza lavoro dell’ente e delle Forze dell’ordine per il contenimento e la risoluzione dei molteplici disagi – si legge nella nota congiunta firmata dai sindaci delle tre amministrazioni –. Una decisione sofferta, per il grande rispetto nei confronti del tessuto associazionistico locale e nell’impegno dei volontari, ma inevitabile al cospetto di un’imprevedibile calamità naturale. Consci dei disagi organizzativi provocati, i municipi sono disponibili all’attenta analisi valutativa delle spese sostenute dalle realtà promotrici degli eventi rinviati, così come al processo di stima dei mancati introiti, per concorrere al contenimento dell’ammanco economico in caso di una verificata impossibilità di ricollocazione degli stessi appuntamenti nel calendario dei prossimi mesi».

E che l’emergenza non sia finita lo ribadisce anche Cia-Agricoltori Italiani Imola. L’organizzazione sta continuando la ricognizione tra gli associati per verificare l’entità dei danni provocati alle aziende agricole da frane e smottamenti in collina e dagli allagamenti in pianura. Un bilancio, comunque, ancora del tutto provvisorio. «Attualmente le aziende che ci hanno segnalato danni sono una cinquantina, per oltre mille ettari interessati nelle zone più colpite – spiega il direttore di Cia Imola, Andrea Arcangeli –. Quello che ci preoccupa poi sono gli effetti a lungo termine. In collina sarà necessario molto tempo, addirittura anni, prima che vengano ripristinate alcune colture. In pianura la situazione è solo apparentemente migliore perché, una volta ritirata l’acqua, si potrà magari tentare una seconda semina tardiva di cereali primaverili. I frutteti, invece, se continueranno a rimanere in acqua ci sarà la completa asfissia dell’apparato radicale. Sarà quindi un allarme per i prossimi mesi e forse anni. Per questo le azioni di Governo e Regione non potranno avere solo un carattere immediato ed emergenziale, ma dovranno prevedere un sostegno a lungo termine alle aziende colpite». D.B.

Morte Rivola,la Procura apre una inchiesta

La Procura di Bologna ha aperto una inchiesta sulla morte di Enrico Rivola, l’agricoltore di 78 anni di Fontanelice trovato senza vita mercoledì sotto le macerie della sua abitazione in via Casolana, crollata a causa di una frana. Un atto dovuto per chiarire le circostanze della tragedia, al momento però senza titoli di reato o nomi iscritti nell’elenco degli indagati, e accertare eventuali responsabilità. Se, in sostanza, si sia quindi trattato di una fatalità o qualcosa si sarebbe potuto fare in tema di interventi di prevenzione per evitare il dramma.

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