Imola in musica, punta sui giovanissimi e l'ecologia

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Sarà il prossimo appuntamento musicale di impatto atteso in città. Imola in musica torna dall’1 al 4 settembre e in città già fervono i preparativi e gli ultimi ritocchi al programma.

Novità

Per una manifestazione che pure è rodatissima e compie ben 26 anni, ci sono anche questa volta diverse novità in serbo. Non solo è evidente il rinnovo generazionale dei talenti musicali imolesi che guadagna la scena, ma anche le modalità si aggiornano e le proposte stesse inseguono sempre di più giovani e giovanissimi. «Ad esempio la scelta di trasformare piazza Matteotti in un grande dj set il venerdì sera è una novità che va proprio in questa direzione – spiega l’assessore alla cultura Giacomo Gambi –. Ad animarlo ci sarà il dj Cristian Marchi che sta andando per la maggiore e con lui gli imolesi Duma e Dj Rosso, tutti molto seguiti dai ragazzi. Ma questa scelta la vogliamo consolidare anche con il coinvolgimento, a più livelli, del centro giovanile Ca’ Vaina. Sarà infatti la sua web radio a seguire tutti i giorni del festival con le interviste in tempo reale agli artisti e il racconto di quanto succederà in città». Gli altri ospiti top in cartellone sono Giusy Ferreri e Guida e basta. Sempre per attirare le nuove generazioni sono previsti una serie di talk sui mestieri della musica e le nuove tecnologie. Ma ci sarà anche una ampia fetta di programma dedicata a loro. Un esempio: «La serata del sabato in piazza Gramsci con gli artisti imolesi Giada Maragna che si è distinta a The voice France e Giacomo Cascone reduce da una serie di importati collaborazioni negli Stati Uniti – spiega sempre Gambi –, ma anche l’aver scelto di ospitare in piazza Matteotti l’orchestra Senzaspine di Bologna che coinvolge 50 elementi, tutti under 35».

Ecologia e musica

Stanno a cuore soprattutto, e per fortuna, alle nuove generazioni i temi ambientali. E anche su questo Imola in musica si sofferma con alcune scelte organizzative e di programma. «Abbiamo deciso di limitare l’uso della carta per il materiale promozionale, quindi il programma sarà trasferito, e aggiornato in tempo reale, su una apposita app che si può scaricare attraverso un Qr code già presente in diversi supporti – spiega l’assessore Gambi –. Un momento certamente interessante sarà poi la mostra del collettivo di fotografe Fada, che ha base a Bologna ma ramificazioni in Europa e nel mondo, che espongono scatti che documentano il cambiamento climatico, la siccità e i suoi effetti preoccupanti, o devastanti, o le conseguenze dei conflitti. Tutti temi su cui crediamo che i ragazzi siano attenti e che vogliano approfondire». Alla curiosità e ai giovani talenti si aprono poi anche luoghi nuovi a questo genere di spettacolo, uno per tutti: Villa Muggia per il concerto all’alba nella giornata conclusiva di domenica 4. La manifestazione è supportata in larga parte dalle sponsorizzazioni di privati: «Siamo arrivati a raccogliere circa 50mila euro grazie alle aziende che hanno creduto nella continuità del nostro lavoro – dice Gambi –. A questi si aggiungono 27mila euro della Regione, circa 80mila euro è quanto investe il Comune».

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