Imola, il San Domenico riapre con nuove cucine e diverse novità

Imola

IMOLA. Domani a cena riapre il ristorante due stelle Michelin San Domenico di Imola, dopo alcuni mesi di cantiere e una piccola rivoluzione guidata dallo chef Max Mascia, nipote di Valentino e Natale Marcattilii storiche guide della blasonata cucina. Il rinnovo delle cucine rappresenta uno dei cambiamenti più significativi di questi primi 10 anni di Mascia come chef al San Domenico: un percorso iniziato lavorando in cucina per equilibrare piatti, flussi e risorse umane, poi lavorando sulla gestione del ristorante stesso, prima di affinare ancora la ricerca del prodotto e la costruzione della filiera, per prendere definitivamente il timone del ristorante, perpetuando idealmente l’arte di Valentino Marcattilii. Le cucine sono interamente rinnovate, volute, ideate e disegnate da Max Mascia stesso. Un progetto completo, maturato in oltre 2 anni di lavoro assieme ad architetti e tecnici, che riflette e traduce la sua visione a 360 gradi da imprenditore e da chef. Max ha studiato il progetto perché possa entrare nelle campagne degli incentivi statali, perché le cucine diventino sostenibili con introduzione dell’induzione e il controllo globale dei flussi energetici, delle eccedenze. Il progetto coinvolge tutto il territorio attraverso aziende e maestranze italiane e locali, tra cui De Manincor di Trento che ha affiancato Max nello studio e la progettazione, le ceramiche di Imola e molti altri artigiani locali. Mobili e banconi sono di grès e marmo grigio, intrise di alta tecnologia, interconnesse 4.0, sostenibili, pensate all’insegna della praticità contemporanea e con la massima attenzione al benessere lavorativo: i flussi in cucina sono rivisti, gli spazi ripensati. E per la prima volta in 52 anni, i commensali entrano in cucina, da amici e da gran gourmet con una chef table accanto alla cucina e un bancone con sgabelli dove prendere un calice 

Max Mascia commenta: “Sento la necessità, oggi che il San Domenico compie 52 anni, di donare le mie forze e i miei sacrifici alla Casa che mi ha accolto, cresciuto, formato; che mi ha dato e che mi dà ogni giorno la possibilità di esprimere me stesso attraverso una cucina semplice, attenta, precisa, vera. Le cucine nuove sono un sogno che si realizza, sintetizza la volontà di migliorarsi ogni giorno, di non accontentarsi, di non dare niente per scontato perché nella vita, non solo nel lavoro, le cose scontate non esistono. Esistono l’impegno e la passione che tutte le ragazze e tutti i ragazzi ogni giorno mettono a disposizione dell’ospite che è e rimane il fulcro del nostro lavoro. Questo progetto è una dichiarazione d’Amore per il San Domenico, per la sua storia che ammiro e rispetto e per il futuro che voglio scrivere".  “Da sindaco di Imola non posso che essere orgoglioso per il grande investimento fatto da parte del San Domenico e in particolare dallo chef Massimiliano Mascia sul nostro territorio - ha detto per parte sua Marco Panieri – Imola, infatti, è una piccola grande città che guarda al mondo, grazie ai grandi eventi come il Gp di Formula 1 e alla sua forte identità all’interno della Food Valley regionale. Max Mascia e il suo nuovo San Domenico 4.0 sono un omaggio al territorio, all’eccellenza della nostra straordinaria cucina regionale, e soprattutto, grazie ai materiali e alle tecnologie scelte per le nuove cucine, al progresso e all’innovazione.”

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