Imola, il ristorante "Le Selve" chiude per frane e crepe

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Le Selve di Castel del Rio abbassano per sempre la serranda. Il frequentatissimo campeggio del piccolo comune della Vallata, con tanto di ristorante e bar, amato da motociclisti e turisti, è purtroppo una delle tante attività che pagano un prezzo pesante per l’alluvione di maggio. Troppo ingenti, per andare avanti, i danni alla strada che porta fin su quel piccolo paradiso alidosiano, così come quelli all’edificio della zona ristoro.

«Dopo un incontro con tecnici, enti e proprietà (il Circondario imolese, ndr) la situazione è risultata peggio del previsto – spiega Andrea Mazza, che gestisce l’attività insieme alla compagna e alla mamma –. Basti pensare che dalle crepe nei muri vedo il castagneto fuori. Fa molto male, lo ammetto, ma dopo dieci anni si conclude così la mia avventura alle Selve».

I lavori per il rifacimento o la messa in sicurezza della zona ristorante saranno infatti molto lunghi, per via delle lesioni alle pareti e per il fatto che la strada non è ancora agibile, ma percorribile soltanto per i residenti con mezzi 4x4. «Non si sa ancora se sia meglio ristrutturare o rifare da zero la struttura e comunque fare una stima dei danni al momento è impossibile – racconta Mazza –. Si parla di un paio d’anni e io non posso permettermi di aspettare così tanto. Nel frattempo mi sono trasferito dalla mia compagna a Giugnola, poi mi prenderò il tempo per portare via dieci anni di vita, di attività e di soddisfazioni».

Appresa la notizia, sono stati tanti i messaggi di vicinanza e affetto arrivati in queste ore da clienti e conoscenti. «Voglio ringraziare di cuore tutti quelli che mi hanno dato forza – confessa –. In tantissimi mi hanno chiesto come potermi aiutare e di aprire una raccolta fondi, ma sarei felice se le donazioni fossero destinate al comune di Castel del Rio. Questo perché i danni hanno colpito tutta la comunità e non solo un singolo individuo». E poi un appello ai clienti «estivi» del campeggio. «Continuate a venire a Castel del Rio in questi mesi. In paese non ci sono problemi e le attività vi aspettano».

Sul futuro, però, Mazza ha le idee chiare. «Ai partecipanti di Africaland, il raduno annuale di Land Rover arrivato alla decima edizione, prometto che si farà sempre a settembre ma ovviamente in un’altra struttura del territorio. Per quanto mi riguarda, invece, cercherò un lavoro, non nel campo della ristorazione, che mi permetta però di essere libero nei weekend. In questo modo potrò dedicare più tempo alla mia compagna, la meravigliosa donna che ha sacrificato anche le ferie per aiutarmi a creare ciò che erano Le Selve e che chissà, magari un giorno, potremo riaprire».

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