Imola, il Pd respinge l'avanzata della destra

Imola

Mentre l’Emilia-Romagna guarda a destra a Imola il centrosinistra regge l’urto e porta a casa il collegio uninominale alla Camera per il candidato Andrea Bonelli di Alleanza verdi e sinistra contribuendo anche alla vittoria di Pier Ferdinando Casini all’uninominale del Senato. Il Pd si conferma primo partito e rielegge il senatore uscente Daniele Manca al plurinominale ma è una vittoria tiepida se si guarda ai numeri assoluti, che mostrano come il partito di Fratelli d’Italia sia cresciuto esponenzialmente dal 2018. Un dato che sconvolge il centrodestra, in cui i ruoli si sono invertiti con la Lega che ora oscilla tra il 7 e l’8% per scendere sotto al 6% a Castel San Pietro Terme. Alla Camera, infatti, il deputato leghista uscente Gianni Tonelli riesce a rientrare al plurinominale dopo la collega Vannia Gava solo perché risulta eletta in un altro collegio (quello di Pordenone). Il Movimento 5 stelle si attesta tra il 10 e l’11% e Azione-Italia viva supera l’8% con risultati migliori della media regionale anche se la candidata uninominale alla Camera Mara Mucci resta fuori, così come l’altra imolese Stefania Chiappe di Italexit. Unione popolare non supera la soglia.

Affluenza

L’appello al voto ha raggiunto più elettori nell’imolese dell’affluenza regionale, del 78,30%, in quasi tutti i comuni ad eccezione di Dozza col 77,14% e Castel Del Rio col 76,39%. Mentre Imola ha raggiunto il 79,63% e Borgo Tossignano il 79,56%, gli altri hanno superato l’80%: Castel San Pietro con l’80,97%, Fontanelice con l’83,10%, Casalfiumanese con l’80,67%, Mordano con l’83,72%, Medicina con l’80,31% e Castel Guelfo con l’80,04% di votanti.

Nei comuni

I segni dell’eredità della regione rossa si vedono giusto nel primato ancora detenuto dal Pd in 8 comuni del circondario su 10, esclusi Fontanelice e Castel Del Rio dove Fd’I ha superato il Pd pur se per un pugno di voti, anche se il centrodestra ha vinto nei comuni più piccoli. A Imola alla Camera il centrosinistra ha raccolto il 40,84% con 15.384 voti, di cui il 32,98% al Pd, il 4,28% a Si e verdi e il 3,43% a Più Europa, contro i 12.107 voti del centrodestra, cioè il 32,14%: tra questi, il 21% va a Fratelli d’Italia con 7.681 voti. Un vero exploit se si raffronta al dato del 2018, quando il partito di Giorgia Meloni contava appena il 2,67% con 1.071 voti. La Lega è scesa al 6,13% e Forza Italia al 4,57%. I 5 stelle raggiungono l’11,50% e Azione il 9,14%. Al Senato le percentuali sono simili: il centrosinistra vince col 40,56%, contro il 31,93% del centrodestra. Castel San Pietro si attesta fortino del Pd: il centrosinistra ha preso il 39,96%, di cui il 33,84% al Pd, contro il centrodestra al 35,20%, di cui ben il 24,79% a Fdi e il 5,48% alla Lega. Il centrosinistra è stato più votato anche a Casalfiumanese: ha preso il 37,81% alla Camera e il 37,72% al Senato rispettivamente contro il 36,58% e il 36,21% della destra. I Comuni al centrodestra sono quelli in cui Fratelli è primo partito: Fontanelice, dove alla Camera la coalizione ha preso il 46,56%, di cui il 26,08% a Fdi e il 12,75% alla Lega, contro il 30,98% del centrosinistra, col Pd al 25%, e al Senato col 45,71% contro il 31,97% del centrosinistra. Stesso podio a Castel Del Rio: al Senato la destra ha raccolto il 43,28% di cui il 30,16% di Fdi contro il 32,41% del centrosinistra di cui 27,51% del Pd; alla Camera ha vinto col 42,56% contro il 32,70% del centrosinistra. Borgo Tossignano e Dozza hanno preferito il centrodestra sia alla Camera, col 36,74% e 39,70%, che al Senato, rispettivamente col 36,52 e 40,16%. A Mordano invece il centrosinistra ha vinto al Senato col 38,31% mentre il centrodestra alla Camera col 38,19%.

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