Imola, il patron: «in futuro possibili novità al Minardi day»

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«Non possiamo che essere soddisfatti per il bilancio della sesta edizione dell’Historic Minardi day. Tante le persone e gli appassionati, anche stranieri, hanno dimostrato come la storia dell’automobilismo sia ancora viva e profonda». Così Gian Carlo Minardi, presidente di Formula Imola commenta l’esito della tradizionale due giorni.

Nonostante la pioggia l’evento si è aggiudicato di nuovo il più alto gradino del podio?

«Direi che ormai la pioggia, durante il Minardi day, non fa più notizia, anzi lo farebbe se non venisse. Al di là delle battute però il successo è stato comunque grande, condiviso e trasversale. Tantissime le persone, oltre 13mila hanno deciso nel week-end di venire a Imola, all’Autodromo per rivivere i grandi fasti del passato e questo è veramente un obiettivo raggiunto».

La formula vincente da anni si riconferma: pensate già al futuro?

«Adesso proverei un attimo a riposarmi, anche se di tempo non c’è tanti perché altri importantissimi eventi saranno ospitati all’Autodromo prossimamente. Uno proprio nel prossimo week-end. La formula del Minardi day è collaudata ma non è detto che debba rimanere ferma. Anzi. Ci penseremo a come riuscire già dalla prossima edizione ad aggiungere qualche ulteriore novità per continuare a far crescere interesse, e quindi movimento di persone, turisti, appassionati, ma adesso dobbiamo proseguire con il calendario che abbiamo che è ancora ricco e diversificato».

Grande importanza il Minardi day l’ha avuta anche sul piano turistico?

«Assolutamente sì. Tutte le strutture ricettive, e non solo imolesi, erano piene. Abbiamo fatto conoscere a cento equipaggi dell’Aci storica il territorio romagnolo, con le sue peculiarità paesaggistiche, artistiche ed enogastronomiche. Stranieri, alcuni provenienti anche da oltreoceano, sono venuti in Autodromo e hanno soggiornato in Romagna. Se non è anche promozione turistica questa...».

Tra le particolarità c’è stata l’asta di auto e di cimeli di piloti come quelli di Nuvolari. Com’è andata?

«Allo stato attuale non abbiamo informazioni dettagliate (al momento si è a conoscenza solo di un assegno con la firma del Mantovano volante venduto a 800 euro, ndr). Quello che posso dire è che sabato sera, a mezzanotte, gli organizzatori si sono detti soddisfatti, questo significa che anche questo tassello si è posizionato bene nel disegno complessivo dell’evento. Dopo la scommessa dell’anno scorso abbiamo riproposto questa iniziativa. Lo abbiamo fatto come partner, ma quest’anno c’erano veramente cose molto simpatiche e interessanti oltre alle auto, i cimeli di Nuvolari su tutti, che hanno, a detta degli organizzatori, intercettato pubblico e appassionati, sia fisicamente presenti a Imola sia collegati on line, da ogni parte del mondo».

Che cosa l’ha emozionata di più in questa edizione?

«Tutto. Soprattutto vedere la gente assiepata nei box e sotto la pensilina che nonostante la pioggia era comunque felice e sorrideva ammirando quelle macchine che hanno segnato le proprie passioni del passato e del presente. E poi, sicuramente, la targa ricordo consegnatami in memoria di mio fratello».

Si sono tenuti ieri, alla chiesa di Zolino, i funerali di Ademaro Mosconi, storico allenatore scomparso lunedì scorso. Anche il sindaco Marco Panieri, a nome dell’Amministrazione Comunale, ha inviato un messaggio di cordoglio. «Ho appreso con grande dispiacere della scomparsa di una figura di spicco nel panorama calcistico locale, in particolare legata all’Imolese Calcio F&M come mister e responsabile tecnico soprattutto nel settore femminile. Con la sua passione ha fatto raggiungere risultati importanti e coltivato con entusiasmo tante giovani nel settore sportivo, continuando sempre a spendersi insieme alla sua compagna Milena Gandolfi. La sua personalità mancherà e rimarrà un esempio per tutti quelli che vivono lo sport come identità, comunità e crescita. A nome della città di Imola esprimo sincero cordoglio alla famiglia di Ademaro e ci stringiamo a loro e a tutte le persone a lui più vicine».

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