Imola, il Museo diocesano punta sulla sua oasi verde

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Compie sessant’anni di storia e di vita il Museo diocesano di Imola. Una struttura culturale con diciassette sale, mille metri quadrati, oltre duemila opere dal IX al XXI secolo esposte in permanenza sia al piano nobile del palazzo vescovile che nel cortile delle scuderie sino ad arrivare al particolarissima sezione dedicata alle carrozze. Lo fa puntando soprattutto sulla novità firmata 2022: il giardino storico. Un’oasi verde che da fine maggio 2021 si presenta in tutto il su splendore ritrovato e rinnovato. «Una novità che sta facendo breccia nei cuori e nell’attenzione di chi decide di fare una visita in città e sceglie il nostro Museo come una delle mete da visitare. Stiamo parlando – sottolinea il direttore del Museo e pinacoteca diocesani di Imola e delle carrozze e giardino storico, Marco Violi – di un giardino che ospita circa 1.200 essenze tra alberi, fiori, aiuole e soprattutto il nostro fiore all’occhiello rappresentato da quasi una sessantina di piante di agrume. Si tratta di alberi anche molto alti e vecchi, alcuni raggiungono oltre i due metri e mezzo di altezza. Ma non solo. Abbiamo piante, chiaramente riprodotte, ma che sono varietà di agrume già conosciute e coltivate nel 1500».

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