Imola, il Covid rallenta. "Ma c'è il rischio di nuove ondate"

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«Una malattia ormai divenuta endemica». Così l’Azienda usl di Imola descrive l’attuale situazione Covid in città e nel Circondario. E superata la prima parte delle festività di Natale, «la situazione resta sotto controllo».

I dati

Entrando nei particolari, l’Ausl sta registrando una «ulteriore flessione delle misure di occorrenza»: i casi settimanali sono 360 (-113), l’incidenza settimanale è di 269,1 nuovi casi ogni 100.000 abitanti (-23,9%) e la media di casi quotidiani è di 51,4 (-16,2). Ma anche una «trasmissibilità stabilmente sotto soglia»: l’Rdt è a 0,78 (+0,02) e la percentuale di test positivi è del 17,9% (-2,4%), le reinfezioni salgono al 21%, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente e una «pressione sui servizi in alleggerimento». Innanzitutto, i ricoveri ordinari sono 18 (-9) e i ricoveri in terapia intensiva sono 6 (stabili), quindi «i posti letto ospedalieri occupati da pazienti positivi al Coronavirus iniziano a diminuire, dando un segnale che la circolazione virale è realmente in decrescita». Inoltre, i casi attivi sono 351 (-115), i ricoveri Covid da Pronto soccorso sono 14 (-5), i contagi nelle Cra-Case residenza anziani sono 45 (-22) e i contagi fra il personale sanitario sono 10 (+2). Da sottolineare che «sul fronte dei nuovi casi, le frequenze osservate indicano una decrescita delle diagnosi di positività registrate (-24%), anche se la percentuale di test positivi resta elevata (18%) – osserva l’Azienda usl –, a testimoniare il fatto che c’è verosimilmente un serbatoio di casi occulti, maggiore di quelli notificati».

Il commento

In generale, per contestualizzare il quadro attuale «va sottolineato l’importante contributo all’innalzamento delle difese immunitarie dato dalla campagna di vaccinazione – rimarca l’Ausl –, fattore critico di successo distribuito in modo disomogeneo; laddove deficitario (Cina), gli effetti sono evidenti. Senza la campagna vaccinale avremmo osservato decine di milioni di morti in più, nella sola Europa». A Imola si registra una copertura all’88,7% per la prima dose, all’86,5% per la seconda dose, al 76,4% per la terza dose. Per le quarte dosi, la copertura è al 49,7% fra gli over 60 e l’adesione fra la popolazione vaccinabile è al 49,9%, con 19.149 somministrazioni e 86 prenotazioni a fronte di un target di 38.550 assistiti. Per la quinta dose, la copertura è al 7,2% fra gli over 60 e l’adesione fra la popolazione vaccinabile è al 7,6%, con 1.482 somministrazioni e 68 prenotazioni su un campione di 20.461 assistiti. Guardando avanti, «potrebbero ancora verificarsi piccole ondate di infezioni – non nasconde –, ma conforta il fatto che sono comunque attesi pochi ricoveri e pochi decessi».

Da oggi il centro Hub vaccinale dell’Auditorium Osservanza di Imola chiude la propria attività. A partire dal 9 gennaio le vaccinazioni contro il coronavirus (1ª dose e richiamo, 3ª, 4ª e 5ª dose) saranno così effettuate all’Ambulatorio vaccinazioni adulti, Igiene pubblica dell’Ospedale Vecchio di Imola, in viale Amendola 8 (primo piano, salita B). Le vaccinazioni anticovid rivolte ai ragazzi tra i 5 e i 12 anni saranno invece effettuate agli ambulatori vaccinazioni pediatriche (ex Pediatria di Comunità) dell’Ospedale Vecchio. All’Auditorium Osservanza sono state effettuate da inizio anno un totale di 41.300 vaccinazioni, 8.500 dal 16 settembre 2022 (giorno di riapertura dell’hub vaccinale dopo una prima chiusura) al 30 dicembre.

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