Imola, il boom del Baccanale fa sorridere istituzioni e ristoratori

Archivio

Un Baccanale ripieno nel vero senso della parola. Questo è quanto pensano un po’ tutti, dai ristoranti ai bar passando per i commercianti del centro storico di Imola arrivando fino all’amministrazione comunale. Un calendario stracolmo di eventi e appuntamenti, oltre un centinaio (per l’esattezza circa 120, coinvolgendo 45 ristoranti e sei pubblici esercizi), che per tre settimane, dal 22 ottobre fino a domenica, hanno visto il cuore della città, soprattutto nei week-end e durante le serate, riempirsi di gente. Un bilancio con il sorriso, quindi, che rincuora un po’ tutti. Un successo che sfata e cancella così i timori della partenza che qualcuno aveva messo sul piatto, soprattutto in tema di presenze nei ristoranti, vista la crisi economica e non da ultimo il caro bollette.

Periodo azzeccato

Bene anche il periodo, soprattutto con la concomitanza con le finali del Mondiale Ferrari, che ha creato un surplus di persone, non del territorio, sia a pranzo che a cena. Ma il Baccanale «non deve stare chiuso con le gambe sotto il tavolo in un ristorante. Almeno non deve essere solo questo. Quest’anno il bilancio e i feedback – spiega l’assessore all’Agricoltura, Pierangelo Raffini – dimostrano come il menù di contenuti colturali, culturali, di incontro e confronto, per ogni età e genere, siano stati molto seguiti e apprezzati. Faccio un esempio: alla giornata in frantoio sono arrivate, per fare le visite guidate, oltre 200 persone. Questo dimostra come il patrimonio agroalimentare, declinato in forme di dialogo, mercati, cibo, agricoltura e lavoro, sono argomenti pop. Se poi ci si aggiunge anche un tema riuscitissimo come quello di quest’anno dedicato ai ripieni, il successo è garantito».

Fra le iniziative di maggior successo all’interno del Baccanale c’è stato il Banco di assaggio dei vini e dei prodotti agroalimentari dell’Imolese, con la novità dell’abbinamento con Olimola, che nella tre giorni ha raggiunto la quota record di 2.272 presenze (1.397 nel 2021 e 1.510 nel 2019).

Ristoratori soddisfatti

Considerazioni sostenute e riprese anche sul versante commerciale. «La gente ha voglia di socialità, di rilassarsi e di mangiare anche buoni piatti» è il primo commento di Danilo Galassi presidente di Ascom. Non a caso «abbiamo avuto commenti entusiasti da parte dei nostri ristoratori e proprietari di pubblici esercizi – aggiunge – anche perché avevano avventori e clienti anche durante la settimana. Vedere poi il centro e le sue piazze vive, piene di colori e profumi della frutta e della verdura di stagione, vedere gli appuntamenti dedicati alla pasta, alla carne, alla cultura del cibo seguiti e apprezzati, per tre settimane consecutive, è stato veramente bello e appagante».

E proprio dalla parte dei ristoranti una testimonianza rende ancora più esplicita la soddisfazione. «Un’ottima edizione – spiega Orazio Galanti, dell’Hostaria 900 – che ha portato un sacco di gente durante tutta la settimana e non solo nei week-end. Apprezzata e soddisfacente è stata la scelta del tema, i ripieni, che da imolesi è di fatto servire il successo sul piatto principale. Bene, un bel successo per tutti». Adesso la sfida «è quella di pensare al 2023 cercando di mantenere il livello dell’offerta, il tema e i contenuti – spiega l’assessore Raffini – ai livelli di quest’anno se non migliorandoli ancora».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui