Imola, il Balletto di Roma al teatro Stignani

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Un viaggio tra le suggestioni e le sonorità del tango in occasione del centenario della nascita di Astor Piazzolla (1921-1992). Si intitola Astor, un secolo di danza la nuova produzione del Balletto di Roma che andrà in scena oggi alle 17.30 sul palco del Teatro Ebe Stignani. Un “concerto di danza” in cui le musiche di Piazzolla, arrangiate da Luca Salvadori ed eseguite dal vivo dal bandoneòn di Mario Stefano Pietrodarchi, esecutore brillante di fama internazionale, emergono come le vere protagoniste in una nuova armonia artistica espressa nelle coreografie di Valerio Longo eseguite dai danzatori del Balletto di Roma. Con questo evento la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, con la direzione artistica di Emilia Romagna Festival e in collaborazione con il Tteatro Comunale Stignani e il Comune di Imola, intende festeggiare con il pubblico queste feste natalizie.

In scena Valerio Longo, ispirato dalla presenza del maestro Pietrodarchi e dalle preziose immagini di Carlo Cerri, porterà otto danzatori del Balletto di Roma a compiere un viaggio trasformativo in cui respiri, abbracci e fusioni saranno al centro di azioni coreografiche intense, astratte e fuse in quel moto ondulatorio magico del bandoneón. A curare tutti gli elementi compositivi di quest’opera/concerto sarà la maestria di Carlos Branca, regista argentino di spicco sulla scena internazionale.

La musica senza tempo di Piazzolla sarà la protagonista della serata che si declinerà attraverso le più belle e celebri composizioni del cosiddetto «Nuevo tango», ma anche attraverso musiche che hanno accompagnato e a volte influenzato il maestro argentino. È il caso di un celebre brano per organo di Bach, a cui Piazzolla deve come lui stesso ricorda moltissimo, qui rivisitato; oppure di un brano di Glenn Miller che ci riporta agli anni a New York, quelli in cui Piazzolla incontra e conosce la cultura afroamericana del jazz.

Questa colonna sonora sarà percorsa da altri segnali sonori come la voce di Jorge Luis Borges, a sottolineare sia la collaborazione tra lo scrittore argentino e Piazzolla, sia il loro legame innovativo con la tradizione del tango, o come il ricorrente suono del mare a evocare, invece, le traversate piene di sogni e di speranze di tanti emigranti, come gli antenati di Astor, partiti nell’Ottocento dall’Italia per cercare fortuna nel Nuovo Mondo, ma anche i molti viaggi dello stesso Piazzolla tra le Americhe e l’Europa. Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria.

Info: 0542 25747

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