Imola, i centri sociali hanno riaperto con una grande festa

Imola

IMOLA. Voleva essere un momento di festa e festa è stata. Sabato scorso i centri sociali imolesi, frazioni comprese, hanno riaperto ufficialmente le loro attività. Una festa condivisa con alcuni assessori e consiglieri comunali che si sono recati nei diversi centri sociali. Nello specifico, al centro sociale “San Prospero”: sono stati presenti l’assessora al Welfare Daniela Spadoni, il presidente del consiglio comunale Roberto Visani e Alan Manara, consigliere delegato alle frazioni, che hanno poi visitato anche i centri sociali “Sasso Morelli”, “Tarozzi” e “Palinsteso” a Sesto Imolesee “Campanella”; al centro sociale “La Tozzona” gli assessori all’Ambiente Elisa Spada e ai Lavori pubblici e Centro storico, Pierangelo Raffini, che si sono recati anche alla Bocciofila, al centro sociale “Giovannini” e al centro sociale “Fabbrica”, dove hanno preso parte alla trebbiatura; al centro sociale “La Stalla” e al “Tiro a Segno” sono andati l’assessore alla Cultura Giacomo Gambi e la consigliera comunale Cecilia Ricci, presidente Commissione consiliare 3; agli “Orti Bel Poggio” è andato l’assessore Pierangelo Raffini; al centro sociale “Zolino” l’assessore Gambi e la consigliera comunale Chiara Sorbello, presidente Commissione consiliare 2.

“La festa della riapertura dei Centri Sociali vissuta il 10 è stata quasi una “magia” – racconta Daniela Spadoni, assessora al Welfare -. Potersi rivedere, potere fare festa insieme, giocare, divertirsi ha significato ridare anima a questi luoghi che per troppo tempo sono stati chiusi. Durante la pandemia l'imperativo era: isolatevi, state lontani gli uni dagli altri. La riapertura dei Centri Sociali ha dimostrato che la nostra voglia di stare insieme è rimasta in “naftalina”, ma non è scomparsa. Le iniziative di sabato lo hanno dimostrato”. L’assessora Daniela Spadoni conclude poi con un “grazie ad ognuno dei volontari dei Centri Sociali per la disponibilità manifestata nell’organizzazione di questa giornata, grazie a coloro che hanno partecipato alle varie iniziative e feste perché ci dimostrano l'amore e la passione che abbiamo per queste realtà, che sono sempre state un punto di riferimento per la nostra città. Ora non dimentichiamoci di loro, non dimentichiamoci dell'importanza del volontariato, come portatore di una etica della responsabilità verso gli altri e verso il loro benessere. Questo è il valore a cui la nostra comunità è stata educata, non disperdiamolo, ma anzi operiamo perché i giovani lo conoscano e lo assumano come proprio. Al volontariato vorremo dedicare un altro momento importante, ma vi informeremo meglio più avanti”.

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